Questa architettura in acciaio e vetro si inserisce in maniera naturale nel contesto, poiché lo studio del tessuto urbano a cui è collegato ha ampiamente influenzato la geometria dell’edificio, il quale si apre ad accogliere sia il traffico carrabile (data la vicinanza con la rete infrastrutturale della SS Sempione) attraverso parcheggi scoperti e interrati, che quello metropolitano (terminal Milano Dorino o Pero) predisponendo alcuni ingressi pedonali che arricchiscono l’identità del giardino che circonda la struttura.
Due uguali corpi di fabbrica sono collegati fra loro da un ponte vetrato e individuano una pianta a forma di H, concepita in modo da adattarsi con flessibilità alle possibili richieste dei fruitori, proponendo sia degli spazi per uffici individuali, che alcuni open plan liberi. I volumi sono profondi 18-19 metri, il numero di pilastri interni è ridotto al minimo e il passo degli infissi delle vetrate (1,53 metri) è calibrato in base al modulo dell’ufficio più piccolo (2,70 metri) e alla sua aggregazione. La configurazione ad H permette inoltre di frazionare l’edificio in più unità immobiliari attraverso i due ingressi separati: è infatti possibile dividere il complesso in due unità terra-cielo, oppure suddividere ogni piano in tre unità immobiliari.
La qualità prodotta dagli accorgimenti adottati da GaS Studio in termini ecosostenibili, ha permesso di raggiungere un elevato grado di benessere interno e una certificazione energetica di classe A+. Molta cura è stata posta nello studio dell’orientamento e del percorso del sole, nella valutazione della migliore schermatura solare in termini di efficienza e costo, nella dotazione di una ventilazione naturale e nello studio del giusto microclima prodotto dal verde.
La scelta di orientare l’edificio verso sud-ovest per permettere al sole invernale di colpire le vetrate, è stata supportata dall’esigenza di posizionare un grande brise soleil metallico in copertura in modo da schermare l’irraggiamento estivo. Questa struttura aerea presenta ampie luci e sbalzi notevoli ma alcuni puntoni e tiranti hanno permesso lo snellimento delle travi di sostegno. La schermatura orizzontale consente inoltre di usufruire del terrazzo sul tetto, della corte tra i due edifici e di parte del giardino, determinando un’immagine architettonica riconoscibile e una riduzione dei costi (rispetto all’applicazione di frangisole lungo le facciate, ovvero per 4.000 mq di superficie). Un effetto di leggerezza e sospensione è infine conferito alla copertura in brise soleil attraverso il progetto illuminotecnico di Simes. Alcuni proiettori illuminano i pilastri strutturali nel punto di giunzione con la copertura, enfatizzando il sollevamento; una striscia di luce definisce il perimetro rettangolare della copertura rendendola quasi immateriale. Queste soluzioni, assolutamente incisive, contribuiscono a fare della copertura il simbolo distintivo dell’edificio.
Crediti fotografici: Enrico Cano, Stefano Gusmeroli