PALESTRA LA FONTE -

La composizione risulta informata da una forte semplicità stereometrica, articolata secondo due volumi di matrice rettangolare che riflettono le funzioni principali.
Il corpo più alto ospita il campo di gioco ed è il fulcro della composizione, mentre il corpo più basso, identificato da un frammento di una figura ancora rettangolare ottenuta come per gemmazione dalla figura principale, ospita gli spogliatoi e i locali servizio; un corridoio distribuisce i vari ambienti e collega, separandoli, i due volumi. 
Se il volume degli spogliatoi rivestito in lastre di travertino di Tivoli definisce un nuovo orizzonte murato quale provvisorio elemento di ordine, il volume del campo di gioco, in accordo con il carattere dell’edificio, sfrutta l’idea del movimento del corpo umano che avviene al proprio interno e la propaga fino a corromperne la superficie esterna. 
Qui, un’immaginaria fibra muscolare, evocata dai disegni anatomici di Leonardo, prende vita nell’essenza mutevole del rame con la quale è costruita e si espande con quella tensione centrifuga impressa già fin dall’articolazione planimetrica, generando un corpo che si dilata verso l’alto a segnare una crescita di carattere organico quasi non fosse costruito ma nato. 

Crediti fotografici: Christian Richters
Nazione:
Tipologia: SPORT
Progettista Architettonico: FABIO CAPANNI WORKSHOP
Status: REALIZZATO
Inaugurazione: 2006