La realizzazione della Torre per la Regione Piemonte, in prossimità dell’area del Lingotto, insiste su una superficie edificabile di 95.000 mq e fa parte del masterplan firmato da Massimiliano Fuksas per la riqualificazione dell'area “Ex Fiat Avio”. Il masterplan consta di una superficie territoriale totale di 317.350 mq e comprende un ampio intervento di trasformazione urbana che riguarda i terreni di proprietà di RFI (rete ferroviaria italiana) e quelli su cui sorge la struttura olimpica Oval.
La Torre, che s’inserirà nello skyline torinese, si preannuncia come la più alta d’Italia con i suoi 205 metri in altezza per 42 piani fuori terra e 2 interrati. Sarà in grado di ospitare 2.600 dipendenti e oltre 2.000 visitatori. L’edificio è composto da tre elementi principali distinti chiaramente per funzione: la torre, nella quale sono collocati tutti gli uffici della Regione; la corte interrata su due livelli che ospita tutte le funzioni a servizio degli uffici; e il Centro Servizi, un edificio formalmente autonomo collegato alla Torre che ospita il Centro Congressi, la mediateca e la biblioteca, con alla base l’asilo nido. La pelle esterna del Centro Servizi è realizzata con pannelli in vetro alternati a pannelli in alluminio entrambi parzialmente apribili.
Il volume della Torre, su una base quadrata di 45 x 45 metri, è racchiuso da un’imponente facciata vetrata a doppia pelle la cui sommità culminerà in un giardino pensile. La hall d’ingresso della Torre è caratterizzata da un grande vuoto a tutt’altezza all’interno del quale sono poste delle “lame” trasversali con differenti inclinazioni che rifrangono la luce creando un caleidoscopico gioco di luci.
L’interior design del progetto è a cura di Fuksas Design, la consulenza per gli impianti, le strutture e l’acustica, è di Ai Engineering e Ai Studio, di Manens Intertecnica sempre per gli impianti, e con la collaborazione dello Studio Sarti per le strutture. Lo studio geotecnico è di Geodata S.p.A.
Crediti fotografici: Elisa Epilani, Alessandro Iemmo, Andrea Revello, Matteo Sagaria