L'edificio fu costruito nella prima metà del sedicesimo secolo per soddisfare le esigenze abitative dei Priuli (Andrea Priuli fu sindaco della Serenissima a Treviso nel 1556). All'epoca della sua costruzione, il borgo, ora chiamato Cavour, allora chiamato dei Santi Quaranta, era un'area al di fuori del centro antico, coperta dalle nuove difese murarie costruite su progetto di Fra' Giocondo.
Due secoli dopo la proprietà passò ai Falier, successivamente ai Barbaro e infine a Riccardo Ancilotto, imprenditore nel settore della seta. Siamo nel 1939 quando la famiglia Ancilotto dona l'edificio Collegio Vescovile Pio X e nel 1959 l'architetto Candiani adatta l'edificio per l'uso come con-vitto.
Nel 2016 Alessandro Benetton, legato all'edificio dai ricordi d'infanzia per aver studiato al Pio X, acquista l'edificio, un gioiello di storia e tecnologia, per farne la sede di 21Invest (gruppo europeo che investe in società di medio mercato in Italia, Francia e Polonia) di è fondatore e presidente.
La scelta di incaricare l'architetto David Chipperfield si è basata sull'ampia esperienza del progettista britannico nel restauro di grandi edifici storici; le Procuratie Vecchie a Venezia è uno degli interventi più noti.
Nel corso dei lavori, durati meno di 3 anni, eseguiti da Cev per la costruzione e da Arca per i restauri, sono emerse splendide sorprese: dalle pareti affrescate del portico al piano terra con lo stemma nobiliare della famiglia Priuli, ai soffitti del portego al primo piano con una trave dipinta in stile Sansovino, ai soffitti dell'Ottocento delle stanze al primo piano di rara grazia.
Le stratificazioni degli interventi in cinque secoli di vita nell'edificio sono mostrate con la discreta evidenza di un intervento sapiente. Se la facciata meridionale che si affaccia sul Borgo appare interamente bianca, la facciata settentrionale che si affaccia sul giardino, in cui tra un paio d'anni sarà costruito un secondo edificio più piccolo con annesso un piccolo parco anch'esso progettato da Chipperfield, presenta ampie tracce di affreschi cinquecenteschi, con il motivo a bugnato.
L'unico intervento innovativo sull'elevazione riguarda il terzo piano che mostra una modifica delle misure nelle aperture delle finestre, in armonia con i moduli originali degli edifici contemporanei della città. Nelle stanze, utilizzate come rappresentanza e uffici di 21 Investimenti, splendide tele veneziane di Palma il Giovane, della scuola di Tiziano e Tintoretto, oltre a un incantevole Canaletto raffigurante la Scala dei Giganti nel cortile del Palazzo Ducale e un affresco di Diana cacciatrice di Guarana. E poiché la bellezza chiama la bellezza, lo studio Chipperfield ha progettato ogni dettaglio degli arredi, rigorosi e funzionali, mentre l'illuminazione, estremamente elegante e rispettosa dell'antico, è stata progettata da Mario Nanni per Viabizzuno.
«Noi ci occupiamo da sempre di restaurare palazzi storici ma di solito è il settore pubblico che ci chiede di farlo, è molto più raro che il committente sia un privato perché l’investimento è oneroso e difficile, quindi Alessandro Benetton nell’affidarcelo ha dimostrato un grande senso di responsabilità sociale. Siamo venuti a lavorare in Italia e qui abbiamo visto come la storia e l’arte siano protetti, anche se forse chi ha la fortuna di viverci può darli per scontati. Ma non è solo la protezione della storia che a noi interessava, volevamo reinterpretarla per il futuro. In questo, mi sento molto romantico» ha affermato l’architetto David Chipperfeld in occasione dell’inaugurazione.