Il padiglione è la cornice in cui Coca-Cola può presentare il suo modello di
sostenibilità, basato sulla promozione di stili di vita attivi e dell’importanza di
un’alimentazione equilibrata, l’innovazione di prodotto e confezioni, la
protezione dell’ambiente, le innovazioni tecnologiche e il design, l’educazione
a comportamenti etici sotto il profilo ambientale.
Il Padiglione Coca-Cola,
progettato dall’architetto Giampiero Peia (Peia Associati) insieme all’agenzia
di brand experience Ps Live, sorge nelle adiacenze del Lake Arena, e del
Padiglione Italia, in uno degli epicentri di expo a nord-est del Cardo nord,
(lotto N3E). Un edificio sostenibile interamente ideato per rispecchiare il
modello di sostenibilità Coca-Cola: dall’uso dei materiali alle soluzioni
tecniche e tecnologiche adottate, dal concept interno alla sua destinazione al
termine dell’Esposizione.
La vita di soli sei mesi di questo fabbricato, ha
determinato le scelte in fase di progettazione: un padiglione completamente
smontabile e riutilizzabile, per facilitare, dopo EXPO, una nuova destinazione
d’uso a beneficio della collettività.
L’edificio, un parallelepipedo di 35 x 20 circa e alto 12 mt (dimensioni perfette
per un edificio polisportivo) e con una superficie complessiva di 1000 mq
suddivisa su due piani e con una “piazza” a tripla altezza, è composto da
elementi modulari e realizzato con materiali altamente ecosostenibili,
riutilizzabili e facilmente riciclabili: legno, vetro e acqua daranno vita a uno
spazio semplice, ma suggestivo per i contenuti spettacolari, accogliente nei
grandi spazi interni ed altamente espressivo nella sua immagine esterna.
Le
pareti in legno e vetro dell’edificio, mostrano sui lati maggiori il famoso logo da
u lato e l’iterazione infinita della silhoutte della storica bottiglia Contour
dall’altra.
Immagini video giganti insieme a cascate d’acqua sospese, con luce e
trasparenza, sovrastano le due grandi aperture che corrispondono sui lati
minori ad ingresso e uscita dei flussi di visitatori.
Il progetto del padiglione rispetta i più restrittivi parametri di ecosostenibilità
attraverso l’uso di innovative soluzioni tecniche e tecnologiche: Expo si
svolgerà nel periodo più mite e più caldo, quindi tutto l’edificio, con la sua
forma e il suo involucro, derivato dal concetto di passività, sfrutta per il
raffrescamento un sistema di ventilazione naturale che vede nella captazione
di correnti fresche esterne, nelle cascate sospese, e nell’espulsione del calore
interno le componenti della principale strategia di risparmio energetico e di
benessere naturale per il visitatore.
Inoltre la copertura piana del padiglione è una superficie di verde naturale,
con un innovativo sistema a bassissimo consumo di acqua e che garantisce
un ottimo isolamento termico degli ambienti interni, diminuendo di
conseguenza l’impiego di energia per il raffrescamento, oltre ad utilizzare
ll’interno apparecchiature idriche, sensori e illuminazioni
a LED che permettono un’ulteriore risparmio di energia. Oltre ai materiali
utilizzati nella costruzione del padiglione e alle soluzioni tecniche adottate, il tema della sostenibilità è insito nel concept generale del progetto, che avrà una seconda vita, quindi non solo materiali riciclabili ma riuso totale della struttura in legno.
Al termine dell’esposizione il padiglione verrà difatti smontato e ricostruito per diventare, uno spazio coperto dove praticare attività fisica e sportiva, a beneficio della comunità locale.
Crediti fotografici: Peia Associati