Il nuovo Ospedale Regionale di Emergenza di Cluj, si inserisce nel programma 2014-2020 di rafforzamento delle strutture sanitarie portato avanti dal Ministero della Salute della Romania con il sostegno dei finanziamenti della Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Nello specifico, il Piano Nazionale prevede la realizzazione di sette nuovi ospedali e di un asset strategico di 3 ospedali di emergenza, collocati nelle città di Cluj, Iasi e Craiova con l’obiettivo di sviluppare delle infrastrutture sanitarie a livello nazionale, regionale e locale, per incrementare la qualità e l’efficienza dei servizi offerti e ridurre le disuguaglianze, ad oggi esistenti, nell’accesso alle cure mediche. Il nuovo Ospedale sorgerà a Floresti, sul lato meridionale della Strada Nazionale DN1, in posizione centrale tra le arterie stradali di collegamento tra Cluj Napoca e Oradea.
La società 3TI Progetti si è occupata, tra il 2022 e il 2023, della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva dell’ospedale, e ha, ad oggi, in corso le attività di assistenza tecnica in fase di costruzione con conseguente produzione di as built. I lavori di realizzazione dell’opera sono iniziati il 18 maggio scorso.
Un modello ospedaliero di nuova generazione
L’Ospedale di Cluj si configura come un centro medico di eccellenza, fornendo servizi sanitari di altissimo livello, grazie alla dotazione di attrezzature mediche all’avanguardia e alla disponibilità di personale altamente qualificato e specializzato nel trattamento di casi complessi, che richiedono un approccio assistenziale integrato. Il complesso comprende n. 849 posti letto per l’assistenza ospedaliera, n.19 sale operatorie, n.60 posti letto di emergenza, n. 70 camere per cure ambulatoriali e n. 69 camere dedicate ai servizi diagnostici e terapeutici.
La nuova struttura regionale, da un lato, interpreta la costante attenzione di 3TI Progetti agli aspetti della sostenibilità in linea con i parametri di taxonomy europei, e dall’altro, riflette il nuovo modo di concepire le strutture sanitarie, ponendo il benessere psico-fisico del paziente al centro della strategia progettuale. Lo sviluppo architettonico dell’opera segue il modello organizzativo di assistenza integrata e multidisciplinare, secondo il quale, il team di medici e professionisti delle diverse specialistiche, collabora in maniera coordinata e simultanea per fornire cure complete e personalizzate ad ogni paziente. Il layout funzionale dell’edificio non si basa più sulla rigida successione dei reparti, isolati gli uni dagli altri, ma offre una completa flessibilità degli ambienti, consentendo il cambio d’uso, in caso di necessità, da servizi di ospedalizzazione continua, a servizi ambulatoriali, a day hospital, fino alle cure a breve termine.
La struttura sanitaria
Il complesso ospedaliero si sviluppa per una superficie di circa 178.000 mq, per 8 piani di altezza. Il piano seminterrato, il piano terra e il primo piano costituiscono il basamento del complesso, su cui si innalzano, nella parte occidentale, tre torri, ciascuna caratterizzata da una corte centrale, attorno alla quale sono distribuite le camere dei pazienti che usufruiscono della luce naturale diretta dall’esterno.
La piastra del basamento si configura come corridoio centrale e principale asse di circolazione interna, collegando i diversi reparti e gli ambienti per gli esami diagnostici con quelli per il trattamento dei pazienti in sistema ambulatoriale o di ricovero. La facciata Est è concepita come un volume arretrato, la cui forma definisce un lungo isolato, articolato in un sistema di corti, che corre lungo il corridoio centrale. L’ingresso principale dell’ospedale è posto lungo la facciata Nord, con un ampio androne vetrato, che consente l’accesso alla prima area di accoglienza e alle successive aree di distribuzione dei flussi. Sul lato opposto è, invece, collocato l’ingresso secondario. Sul tetto dell’edificio è previsto un eliporto a cui si accede, oltre che dal blocco di collegamenti verticali (scale e ascensori), anche tramite un ascensore dedicato. Il parcheggio esterno, dotato di un sistema di pannelli fotovoltaici, è dimensionato per circa 1.400 posti auto.
Il fronte Ovest del complesso è caratterizzato da una doppia tipologia di involucro: il basamento presenta una facciata ventilata, mentre lo sviluppo in altezza delle torri, è rivestito da moduli prefabbricati in GRC, con pannelli sfaccettati di 3,80m x 3,50m, allineati ritmicamente con modulo strutturale di 7,60m. La scelta di questa doppia pelle è dovuta alla volontà di creare una facciata esteticamente interessante e allo stesso tempo funzionale alla riduzione dei carichi di riscaldamento solare, attraverso lo sfruttamento dell’intera profondità, per aumentare l’ombreggiamento. Questo sistema, integrato con gli ampi cortili vetrati, garantisce l’illuminazione naturale diretta di tutti gli spazi interni, reparti, corridoi e zone operative.
NZEB – sostenibilità ed efficienza energetica
Il processo progettuale è stato guidato dall’intento di coniugare le esigenze tecniche e funzionali, con quelle di un ambiente terapeutico, piacevole per i pazienti e in grado di favorire un migliore e più rapido processo di guarigione. Un ruolo determinante, in tal senso, è stato svolto dall’approccio olistico sostenibile alla progettazione che è permeato nei vari aspetti della composizione, dalla pelle dell’edificio, ai sistemi di recupero e riciclo dell’acqua piovane, all’installazione di sistemi di energia rinnovabile, fino ai dettagli della progettazione del verde, andando a creare un costante rapporto tra interno ed esterno e rompendo le tradizionali barriere visive e sensoriali tra i pazienti e il contesto circostante.
In linea con gli standard della Direttiva dell’Unione Europea sulla prestazione energetica degli edifici, il progetto è conforme ai requisiti NZEB - Nearly Zero Energy Building - grazie all’adozione delle più avanzate soluzioni tecnologiche e ad un’accurata scelta dei materiali naturali e locali da impiegare.
Per le facciate delle tre torri si è optato per l’utilizzo dei moduli 3D in GBC, al fine di mitigare e bilanciare, in funzione delle esigenze stagionali, l’esposizione diretta alla luce solare e al calore degli spazi assistenziali, e garantire il comfort termo-igrometrico indoor a tutti i fruitori della struttura, prevenendo anche fenomeni di irraggiamento e “isole di calore”.
La scelta degli elementi vegetazionali e della tipologia delle piantumazioni, sia per le corti interne che per le terrazze del primo e del terzo piano, è stata studiata in funzione dell’origine locale, del miglioramento delle biodiversità, dei venti dominanti presenti nell’area di intervento, della necessità di bassa manutenzione e della ridotta esigenza di irrigazione. Inoltre, tra i sistemi passivi, è prevista la realizzazione di un collettore di acqua piovana, per convogliare l’acqua raccolta in un bacino di ritenzione, per poi reimpiegarla per gli usi secondari dell’impianto ospedaliero e per l’irrigazione delle stesse aree verdi.
La minimizzazione dell’impatto ambientale sarà perseguita, anche e soprattutto, durante l’esecuzione dei lavori di realizzazione delle opere, avendo optato per l’adozione della filiera corta nell’acquisto dei materiali locali, per ridurre da un lato, la “embodied energy” (energia incorporata) dei prodotti, e dall’altro, l’energia associata al trasporto, ma anche mettendo in atto pratiche di implementazione dei gestione dei rifiuti in cantiere, minimizzando gli scarti e promuovendo il riciclo dei materiali.
Il nuovo ospedale di Cluj sarà, quindi, una struttura sanitaria performante non solo sotto l’aspetto sociale, perché accogliente e incentrata sul benessere psico-fisico di tutti i fruitori, ma anche sotto l’aspetto ambientale, per la presenza di strutturati elementi di sostenibilità in grado di migliorare l’efficienza energetica dell’opera e ridurne fortemente le emissioni di C02. Si è stimato un risparmio annuo di circa 1.185 tonCo2/anno.