Basandosi sul principio che la memoria è parte integrante della ricostruzione e che la ricostruzione post terremoto non si può considerare semplicemente come una ricostruzione del tessuto urbano, ma principalmente come una ricostruzione del tessuto umano, si capisce l’attenzione posta su ogni elemento architettonico che costituisce l’intero intervento.
L’edificio risulta essere composto da due corpi principali, che contengono funzioni differenti, aggregandosi tra loro così come un pezzo di città in embrione. Le volumetrie dei due corpi principali dell’edificio richiamano una immediata associazione all’architettura di Amatrice, così come i colori delle facciate.
La scomposizione degli elementi riporta l’edificio a una scala urbana, la scala che si è persa proprio a causa del terremoto.
I colori dei moduli della facciata ventilata in gres estruso prendono spunto dai colori, attentamente analizzati, delle facciate del vecchio corso di Amatrice per riportare alla memoria un’atmosfera familiare e per non snaturare quello che si configurava come un elemento caratterizzante delle strade della cittadina.