Al suo interno saranno comprese aree specifiche per i media, un albergo e un centro specializzato nella riabilitazione medica. Durante le gare, il centro potrà ospitare fino a 4.000 spettatori, mentre per gli eventi la capienza sarà di circa 2.500 persone.
Il contributo di Politecnica ha agevolato la progettazione delle strutture di supporto dell’involucro, facendo in modo che si sposassero perfettamente con l’originale geometria pensata dagli architetti. Il design moderno ed elegante del pacchetto di copertura, 15.200 metri quadrati totali in doppia curvatura, trae infatti ispirazione dalle onde formate dal nastro, uno degli strumenti caratteristici della ginnastica ritmica.
Tra gli aspetti più sfidanti certamente vi è stato quello di pensare a un sistema strutturale di supporto che, nell’ambito del dominio di spazio disponibile, risolvesse il passaggio dall’ampia discretizzazione delle strutture principali al “continuum” richiesto dalla superficie finale. Visti i ridotti tempi di esecuzione è stato necessario compiere scelte che minimizzassero l’impatto da possibili errori, garantendo la capacità del sistema di compensare le deflessioni strutturali complessive e di “estinguere” quota parte delle inevitabili imperfezioni di montaggio.
L’idea centrale è stata quella di creare un sistema di travi a calandratura costante per singolo elemento, con poche eccezioni in alcuni punti di flesso. Questa soluzione, cui la curvatura di ogni elemento è funzione di ogni singola posizione, è stata poi abbinata a un sistema di piastre a inclinazione variabile e registrabile in fase di montaggio. Il sistema di piastre è poi fissato ad attrito con bulloneria pretensionata.
L’intera struttura è stata progettata per le varie condizioni di accumulo neve e pressioni del vento in relazione al particolare andamento geometrico. Lo studio delle calandrature e del controllo di coerenza alla superficie finale è stato condotto mediante l’uso di algoritmi specifici.
La configurazione delle lamiere grecate e delle lastre di copertura è stata studiata per mezzo di processi d’iterazione geometrica delle varie sequenze di montaggio, permettendo il controllo di flessioni, torsioni e dunque delle deviazioni in funzione del punto di partenza specifico per la posa.
L’ingegnerizzazione è stata condotta dalla modellazione tridimensionale complessiva fino alla stesura degli elaborati d’officina da fornire ai costruttori locali.
Crediti fotografici: Politecnica Ingegneria e Architettura