La seconda fase del progetto è stata portata a termine nel 2015 e è di una partita tale da soddisfare 17 milioni di passeggeri. Il progetto di Grimshaw aveva battuto, nel concorso indetto nel 2007, la concorrenza di SOM e van Gerkhan.
La copertura e l’involucro esterno del nuovo terminal sono progettati per resistere alle condizioni climatiche estreme imposte dalla città di San Pietroburgo.
L’aeroporto Pulkovo, il terzo più grande del Paese, con questo progetto è diventato non solo porta d’accesso per la Russia ma anche specchio della città di San Pietroburgo.
L’organizzazione interna del nuovo terminal, infatti, è caratterizzata da una varietà di zone tale rievocare la disposizione delle isole e dei ponti che costellano la città. Gli ambienti e le stanze, così aperti, instaurano un parallelismo con i numerosi spazi civici della città, enfatizzando il ruolo dell’aeroporto come luogo primo ed ultimo, come inizio e fine del viaggio.
L’edificio rappresenta un punto di partenza per Grimshaw, la cui architettura è conosciuta per l’espressività delle strutture e per l’attenzione ai dettagli. Questi elementi sono mantenuti nel progetto insieme a pragmatismo, fattibilità e sostenibilità, cercando di creare qualcosa di più per quanto riguarda la forma e lo spazio.
Questo progetto costituisce senz’altro un salto di qualità, già annoverabile tra i migliori aeroporti del mondo. Sono ottime insomma le prospettive per San Pietroburgo: Pulkovo è diventato un centro direzionale molto importante, un polo attrattivo per l’Asia e per l’Europa orientale.
Crediti fotografici: Grimshaw Architects