Concepito come un’immensa scatola di vetro, l’edificio consente dall’esterno la vista nel grande patio del palazzo, costituito da uno specchio d’acqua che riflette l’architettura, creando l’illusione ottica di una costruzione che ripete all’infinito se stessa.
L’edificio ha una preponderanza del cemento quale componente integrante della propria immagine complessiva; le facciate alternano alluminio e vetro per rendere più leggera la visione d’insieme, che ben si integra con l’intorno.
I rivestimenti in lamiera sagomata assolvono sia la funzione di garantire ventilazione sia quella di regolare la quantità di luce (fino a rendere la facciata cieca tramite un sistema PLC) e rumore.
Le facciate attive sono realizzate con un sistema automontante a moduli orizzontali e vetri di grandi dimensioni.
Crediti fotografici: FG+SG