La nuova architettura, per quasi 300 collaboratori, sorgerà di fronte alla stazione ferroviaria di Maia Bassa, in un'area periferica della città altoatesina, tra l'ippodromo e il fiume Adige. Ospiterà alcuni reparti di società del gruppo Alperia, compresa la sua affiliata Edyna, società di distribuzione dell'energia elettrica in Alto Adige. «Il bando chiedeva che i due edifici, di Edyna e di Alperia, fossero staccati anche se contigui», spiega Alberto Cecchetto. L'edificio di Alperia, alto 22 metri e a pianta ellittica, è circondato dall'acqua. Quello di Edyna è molto più basso e parzialmente interrato. I due volumi comunicano tra loro al piano terra, dove è ricavato il parcheggio. Questo sostiene una vasca d'acqua poco profonda, dove gli edifici si specchiano. «L'edificio - continua - doveva rappresentare non solo l'energia ma anche l'idea – almeno noi così l'abbiamo interpretata - che L'acqua e il verde, entrambi presenti nel paesaggio circostante, diventano elementi predominanti nella composizione architettonica. Una particolare attenzione viene riservata al benessere dell'uomo all'interno dell'ambiente di lavoro. Ad esempio, ogni locale ha un ampio affaccio (apribile verso l'esterno) attraverso una doppia parete vetrata che consente sempre la regolazione del microclima interno. Dunque un controllo intelligente dell'edificio che interagisce con gli utenti e si adatta alle loro esigenze.