Affacciato sul fiume tra la sede tedesca di Universal, quella di Mtv e il centro multifunzionale O2 World, il nuovo albergo si trova in un quartiere vivace pieno di bar, locali alla moda e gallerie d’arte.
L’edificio richiama i vecchi magazzini del porto ed è opera dell’architetto russo Sergei Tchoban che ha contribuito allo sviluppo urbanistico ed edilizio della nuova Berlino.
Appoggiato sulla riva come una mastodontica palafitta su pilastri, l’edificio è composto da tre corpi di fabbrica, uno dei quali si proietta vertiginosamente sui moli della Sprea per 21 metri, quasi a volersi tuffare nell’acqua. L’architetto l’ha disegnato così, con il profilo di una gru, per evocare l’antica immagine della città portuale.
Le volumetrie squadrate a forma di parallelepipedo con le facciate in clinker marrone sono movimentate da finestrature ad andamento irregolare e da grandi vetrate a strapiombo da cui si vede l’opera galleggiante “uomo molecola” dello scultore Jonathan Borofsky e sullo sfondo, il profilo elegante del ponte di Oberbaum, che collega la zona di Friedrichshain con Kreuzberg.
Crediti fotografici: Roland Halbe, Patricia Parinejad