Il progetto è diviso in due blocchi: il primo è composto da un edificio di otto piani che ospita al suo interno le aule, gli spazi per lo studio e delle sale conferenze, mentre il secondo blocco è costituito dall’innovativa struttura della biblioteca.
Quest’ultima è ospitata all’interno di un padiglione vetrato caratterizzato da una serie di pilastri a forma di albero la cui densità diminuisce man mano che ci si sposta verso l’esterno.
La copertura appare come un insieme forme organiche, sviluppate geometricamente in analogia con la forma dei petali di loto, che si toccano e si modellano a vicenda generando dei vuoti da cui la luce del giorno entra e si disperde grazie a fogli di policarbonato traslucido che aiutano a diffondere la luce.
Il pattern di forme geometriche della copertura è ripreso nell’organizzazione degli spazi verdi con cui la biblioteca si relaziona.
Il College of Social Sciences viene chiamato anche Campus Green grazie anche all’utilizzo di materiali naturali come il bambù per gli arredi, in particolare per gli scaffali della grande biblioteca.
Crediti fotografici: Iwan Baan