L’edificio è costituito da tre grandi elementi: il teatro principale che ospita circa 2000 posti, un teatro di minore di 800 posti e una sala sperimentale di 200 posti a cui si aggiungono poi la Art Plaza, lo spazio dedicato all’arte e alla creatività, ristoranti e caffetterie.
Il progetto si presenta come due superfici plastiche distanziate l’una dall’altra che, nei punti contatto, creano degli scultorei interstizi vuoti che hanno anche una funzione di sostegno della struttura.
Toyo Ito, ispirato dalle cavità del volto umano, ha sviluppato una struttura spaziale organica con la tecnica del muro a capriata creando una “grotta” del suono, di forma longitudinale, che si apre verso l’esterno.
Sfalsando e distanziando due piani di membrana elastica, in orizzontale e verticale, Toyo Ito ha creato delle cavità vuote irregolari, nei punti di contatto rinforzate da gettate in calcestruzzo.
Prima che il calcestruzzo fosse completamente indurito, è stata rimossa la griglia dei reticolati metallici, dentro i quali la cavità aveva preso forma.
Sulle pareti è stata poi data una mano di calce e ancora di vernice a suggerire una continuità fluida mentre in copertura, il calcestruzzo è stato invece reso idrorepellente per la creazione di un tetto giardino.
Crediti fotografici: Edmund Sumner