Si riaccendono i riflettori sui grandi progetti di Napoli, in particolare per l’area Est. Protagonista è Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS Italiane, che ha pronto un grande progetto, presentato nel corso dell’evento “La Napoli che verrà”, agli stakeholder e agli investitori interessati.
Il progetto “Napoli Porta Est” insiste sulle aree dell’ex scalo merci FS di Corso Lucci e di Porta Nolana: un’area che complessivamente si estende su 180mila metri quadrati, in cui si prevede la copertura dei binari tra Porta Nolana (oggi stazione terminale Eav) e Stazione centrale. Quest’ultima diventa un hub intermodale in connessione con autostrada, porto e aeroporto. Per l’intero intervento si prevedono investimenti pubblici e privati per 1 miliardo. Di questi 700 milioni di fondi statali andranno alle infrastrutture. Un primo finanziamento di 100 milioni è deliberato ed è destinato alla nuova stazione Eav a piazza Garibaldi.
La riqualificazione urbana vera e propria toccherà ai privati, nella zona che comprende anche porto e centro direzionale. Per l’attuazione del progetto Regione Campania, Comune di Napoli, Eav (circumvesuviana e cumana), Rfi e FS Sistemi Urbani hanno sottoscritto un Accordo di programma che prevede, tra l’altro, il concorso di progettazione internazionale per la redazione del Masterplan compresa la progettazione dell’headquarter della Regione Campania.
«Abbiamo lavorato in sinergia con le istituzioni locali in tempi stretti - precisa Umberto Lebruto, ad e dg di FS Sistemi Urbani - un modello che può fare scuola». Rfi in tutta la Campania ha un piano di investimenti superiore ai 23 miliardi, che comprende infrastrutture per l’Alta Velocità, collegamenti regionali e metropolitani. La riqualificazione a est si inserisce in un più ampio processo che prevede anche interventi nell’area dei Campi Flegrei. Napoli, insomma, si conferma una città in cui la rigenerazione urbana può avere importanti ricadute economiche e sociali. Uno studio di Scenari immobiliari rivela che i processi di rigenerazione interesseranno entro il 2050 circa 3,5 milioni di mq (il 3% del territorio comunale).