Il Sifang Art Museum rivisita temi cari all’architettura di Steven Holl che spaziano trasversalmente nell’innovazione materica, morfologica e strutturale.
Immerso nel verde della rigogliosa natura di Pearl Spring, vicino Nanchino, Sifang esprime la massima volontà di dialogo con il paesaggio attraverso l’articolazione di volumi concepiti come una vera e propria promenade sensoriale che culmina nella vetrata affacciata verso la città. Il Museo è ideato come un volume estruso che si avvolge su sé stesso, quasi ad evocare il dinamismo scultoreo di una torsione.
L’architettura è un susseguirsi di inquadrature prospettiche, omaggio alla pittura tradizionale cinese che rifiuta il punto di fuga unico per raffigurare il paesaggio attraverso prospettive parallele e cioè come una sequenza di narrative all’interno del quadro. Allo stesso modo il Museo propone un incalzante dinamica di scorci e visuali che intrecciano un forte dialogo con l’Arte ed il paesaggio.
La distribuzione è caratterizzata da una lieve pendenza che genera un percorso in salita e culmina nel prospetto vetrato verso Nanchino. Al Museo si accede dalle due torri portanti di collegamento ed attraverso una leggera scala in acciaio a rampa unica, che assolve sia da uscita di sicurezza che da ulteriore percorso-belvedere.
Il progetto è ricco di riferimenti alla cultura cinese, come ad esempio: la corte interna è pavimentata con mattoni riciclati delle Hutong (le strette strade su cui si affacciano le antiche abitazioni del centro storico) ed anche il rigoroso bi cromatismo delle superfici è un chiaro omaggio alla tradizione figurativa cinese. Bianco e nero sono infatti le principali tonalità che caratterizzano sia gli interni che gli esterni del Museo. Una strategia che genera uno spazio espositivo “neutro”, ottimo per esaltare colori e le texture delle opere d'arte.
Il complesso consiste in due volumi principali: uno basamentale in cemento armato con finitura scura ed uno sospeso a 30 m di altezza, leggero e rivestito da una pelle traslucida bianco latte.
Il piano terra ospita una sala espositiva, uffici, sala VIP, deposito, locale tecnico, un posto per il carico/scarico ed ascensore montacarichi. È delimitato da murature in calcestruzzo gettato in opera all’interno di casseforme in cui sono state inserite canne di bambù che rimangono leggibili nei ricorsi orizzontali delle superfici per esprimere il forte legame con l’identità del territorio, ribadito dai bambù che adornano il giardino circostante.
Il progetto cambia registro tecnologico e passa alla precisione delle carpenterie metalliche che caratterizzano la costruzione del ‘biscione’ dei volumi del piano sopraelevato, simbolo anch’esso della cultura Cinese. La Galleria superiore si avvolge su sé stessa in senso orario; il rivestimento è in pannelli di policarbonato traslucido con una serrata scansione verticale per accentuare il contrasto con l’andamento orizzontale della pianta. Il policarbonato avvolge i piani orizzontali e verticali per enfatizzare il valore astratto, quasi metafisico della composizione. L’architettura è quindi un guscio monocromo e minimalista, omaggio al protagonismo dell’arte al centro di un progetto museografico che non sovrasta gli oggetti d’arte, né assume un tono di anonima scatola: arte e architettura si integrano in reciproco rispetto.
Per quanto riguarda il risparmio energetico, il progetto prevede che l’impianto di climatizzazione sia alimentato da 20 pozzi geotermici e che sia attivo un sistema per il recupero dell’acqua piovana. Il Contemporary Art & Architecture Museum di Nanchino è il primo museo in Cina che espone Architettura Contemporanea di cui il museo stesso è un simbolico landmark, al tempo stesso leggibile, radicale, innovativo e monumentale.
Crediti fotografici: Steven Holl Architects.
Nazione: CINA
Inaugurazione: 2013