La nuova architettura, concepita per far conoscere il pianeta Terra e per mostrare perche è così importante conservarlo, si ispira alla cultura Carioca ma si presenta come un edificio in cui turbine oversize e strutture biomorfe producono un museo del futuro in stile Calatrava.
Il Museo e i suoi giardini costituiscono una parte centrale del Porto Maravilha, che rappresenta il più grande progetto di sviluppo urbano del paese e fa parte delle opere di sviluppo e riqualificazione urbana realizzate per le Olimpiadi 2016 a Rio de Janeiro. L’operazione urbana di Porto Maravilha comprende la rivitalizzazione architettonica, sociale ed economica di una superficie di 5 milioni di metri quadrati, con l’introduzione di un nuovo standard per i servizi urbani, tra cui: raccolta rifiuti selettiva, un’efficiente illuminazione stradale, la costruzione di marciapiedi e piste ciclabili, piantumazione di 15.000 alberi.
Obiettivo del progetto complessivo è l’integrazione del porto di Rio con il centro della città.
Il Museu do Amanhã è, quindi, solo il primo e più importante intervento di una serie di opere architettoniche per la cultura, che renderanno quest’area una delle zone più belle e all’avanguardia della città.
Rispettando e integrando i monumenti vicini, come il Mosteiro de São Bento do Rio de Janeiro, l’involucro del museo sale di solo 18 metri dal livello del molo, grazie a una disposizione del programma del museo su due livelli. Questa impostazione ha consentito di lasciare ampio spazio ai giardini pubblici.
Il piano superiore del museo, pensato per mostre a lungo termine, è caratterizzato da un soffitto spettacolare alto oltre 10 metri e offre una vista panoramica sulla baia di Guanabara. Il piano inferiore ospita gli uffici del museo, le strutture educative e di ricerca, un auditorium, la hall, gli archivi e il magazzino, oltre a una zona di consegna.
La copertura a sbalzo, con le sue grandi ali mobili, si espande per quasi tutta la lunghezza del molo, raggiungendo i 340 metri di lunghezza e sottolineando l’asse verso la baia di Guanabara; allo stesso modo, la struttura di facciata percorre tutta la banchina disegnata da una serie di ventagli mobili.
Una vasca d’acqua – usata per filtrare l’acqua che viene pompata dalla baia e rilasciata alla fine del molo – circonda l’edificio ed offre ai visitatori la percezione che il museo galleggi.
L’edificio è orientato in direzione nord-sud, fuori centro rispetto all’asse est-ovest del molo, per valorizzare un paesaggio continuo di giardini, percorsi pedonali e aree di svago. Una passerella intorno al perimetro del molo permetterà ai visitatori di vedere il museo da ogni lato, ammirando le viste panoramiche del Monastero di Sao Bento e la baia.
Dopo quasi 5 anni di lavori, la nuova istituzione, dedicata alla sostenibilità e all'ecologia, è diventata il principale simbolo del rinnovamento dell'area portuale brasiliana, storicamente degradata.
Crediti fotografici: Amanda Marton Ramaciotti, Thales Leite