Il progetto è stato sviluppato all’interno di un bacino di carenaggio per la riparazione e la manutenzione delle navi inutilizzato.
Articolato su diversi livelli, il museo, crea nuove relazioni con il contesto circostante: alla quota della città, le passerelle che attraversano il vuoto connettono il nuovo centro culturale con il castello di Kronborg, al livello del museo, collegano gli spazi interni e permettono nuove prospettive sul bacino.
Il piano principale, 7 metri sottoterra, permette ai visitatori di scoprire ed immergersi negli spazi reali di una costruzione navale. L’inclinazione dei piani del museo ha permesso di creare spazi emozionali e scultorei e di collegare le aree espositive con l’auditorium, le aule, la caffetteria e il piano della banchina.
L’allestimento museale, realizzato da Kossmann.Dejong, appare come una metafora multimediale del viaggio: il percorso espositivo interpreta il desiderio universale di scoperta, presentando una visione attuale delle nozioni marittime.
La realizzazione del museo ha comportato l’utilizzo di tecniche costruttive mai utilizzate prima in Danimarca: il bacino di cemento, con le sue mura spesse un metro e mezzo e il solaio di due metri e mezzo, è stato tagliato, aperto e rimontato. I ponti in acciaio, invece, sono stati realizzati in sezioni giganti sul molo di un’acciaieria cinese e poi trasportati in Danimarca.
Crediti fotografici: Rasmus Hjortshøj, Thijs Wolzak, Luca Santiago Mora