Il museo nasce proprio dalla una volontà prettamente politica di rendere il Lussemburgo una capitale culturale dell’intera Europa.
Nei primi anni Novanta, il governo ha deciso di costruire un nuovo museo, affidando la progettazione a Pei, che ha curato anche il recupero del Grand Louvre di Parigi e del Deutsches Historisches Museum a Berlino.
Il museo ha una superficie di 10.000 metri quadrati di cui 4.800 metri quadrati destinati a spazio espositivo e i restanti a negozi, bar, auditorium. L’ammontare complessivo dell’investimento è di 88 milioni di euro.
La nuova struttura sorge nella zona tra il centro della città e Kirchberg, a fianco dell’edificio della Nuova Filarmonica realizzata da Christian de Portzamparc, nei pressi dell’area che ospitava il Fort Thüngen, la nota fortezza smantellata quando, alla conferenza di Londra del 1867, Lussemburgo fu dichiarato territorio neutrale. Gli scavi archeologici effettuati negli ultimi anni hanno portato alla luce parti della antica fortezza insieme a fossati e passaggi sotterranei.
Il nuovo museo si sovrappone alle mura esterne che limitano la struttura a forma di freccia del Fort Thüngen.
L’edificio ha una forma a V che contiene un angolo di 45 gradi: i due lati sono paralleli alle due pareti esterne del forte e sembrano disegnare la punta di una freccia. Uno dei due lati è realizzato a sbalzo sulle rovine della fortezza mentre l’accesso al museo avviene attraverso una passerella realizzata al si sopra dei fossati rivelati dai recenti scavi.
Obiettivo del progettista del Mudam è stato la fusione delle antiche mura con il nuovo edificio, in modo da riuscire a preservare la ricchezza storica del luogo e consentire la fruizione dello stesso.
Anonima dall’esterno, l’architettura di Pei si rivela all’interno versatile e funzionale alla perfetta presentazione delle opere. Il rivestimento è stato realizzato in pietra naturale nei toni del marrone chiaro. La facciata a nord è forata da piccole aperture mentre la facciata a sud, interamente realizzata in vetro, consente la vista sia delle mura della fortezza sia del centro storico che sorge alle spalle. L’edificio è interamente permeato dalla luce naturale: l’ingresso è preceduto da una struttura in acciaio e vetro di 33 metri di altezza. Altre due strutture in vetro perfettamente simmetriche si dispongono ai lati della Grand Hall.
Al primo piano, sono collocati due grandi spazi espositivi, raggiungibili tramite una larga scala o attraverso due scale laterali. Il soffitto è caratterizzato dalla presenza di shed in cemento e vetro, dai quali penetra l’illuminazione naturale.
Gli shed non sono visibili dall’esterno. Al piano interrato è presente un grande auditorium per 120 persone mentre al livello –2 sono inseriti i locali tecnici e i laboratori per gli artisti.
Crediti fotografici: Pei Cobb Freed & Partners