Il progetto trasforma l’area originariamente occupata da uno degli insediamenti industriali del gruppo svizzero Müller-Martini in un sistema urbano organico composto da due edifici, destinati uno esclusivamente a uffici e l’altro a residenza e commercio. Sono stati sviluppati temi quali la definizione del fronte stradale, la diversità funzionale, la costruzione del centro e del tessuto urbano, ed è stato ricercato un linguaggio architettonico in grado di dialogare con la città consolidata e gli elementi eccezionali del luogo come il viadotto ad archi della vicina ferrovia.
Si determina in questo modo un isolato composto dalle più tradizionali tipologie urbane a corte strutturato sul tessuto preesistente e capace di generare allo stesso tempo un nuovo reticolo di attraversamento semipubblico che rompe la rigidità delle corti favorendo effetti prospettici inattesi e quasi scenografici.
Il fronte del blocco edilizio affacciato verso Josefstrasse, destinato a terziario, compatto e ritmato da rigorose aperture orizzontali, si differenzia dal fronte del blocco edilizio maggiore, rivolto verso Heinrichstrasse, riservato a commercio al livello stradale e residenza ai piani superiori.
Il trattamento delle corti contribuisce alla riconoscibilità funzionale dei due edifici: seriale e pavimentata con la sola citazione naturale dell’acqua e di un albero quella dedicata agli uffici; verde e piantumata quella delle abitazioni, segnata da luminose logge e finestrature verticali a tutta altezza protette da parapetti in ferro bianco.
Crediti fotografici: Vittorio Dozio