L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Naomi Milgrom, dal Comune di Melbourne e dal Governo dello Stato del Victoria, ha coinvolto sin dalla sua prima edizione, tenutasi nel 2014, importanti firme dell’architettura internazionale come Sean Godsell Architects, Amanda Levete Architects, Studio Mumbai e OMA – Office for Metropolitan Architecture.
Il padiglione, che ricorda nelle forme un origami giapponese, si presenta come una struttura aperta ancorata al suolo: una serie di profili metallici verticali entra nel terreno sostenendo una copertura quasi fluttuante realizzata con tralicci di legno e policarbonato, come protezione in caso di pioggia.
L’intervento è concepito come una sorta di laboratorio culturale all’interno del quale prenderanno vita oltre 400 eventi gratuiti, conferenze, workshop, performance e installazioni.
Crediti fotografici: John Gollings