“L'esistenza di due edifici di periodi diversi nel sito di Les Bons Enfants – parla l’architetto Francis Soler- costituisce il punto di partenza per un nuovo intervento. Il concetto di cultura è inestricabilmente legata alla nozione di patrimonio erditato e trasmesso nel tempo. Ho iniziato la progettazione riesaminando gli strati dell'edificio, rivalutandone la profondità, rimodellando i contorni delle falde del tetto ed eliminando tutto ciò che sporgeva senza motivi. Si trattava anzitutto di definire la nuova "pelle" dell'edificio esistente. L'intelaiatura a traliccio in acciaio inossidabile copre interamente le facciate dell'intero complesso, come un involucro. Luce, sicurezza, funzionalità, percezione, motivo conduttore e tecnica, uniti ed intersecati hanno realizzato un processo di sviluppo di forze capaci di modificare la geometria, lo spessore o i contorni del progetto. Le applicazioni del software ci hanno aiutato a raffigurare con grande rapidità tutte le formazioni e a scegliere poi la versione migliore. Leggera e continua nel suo aspetto, l'intelaiatura a traliccio scintilla alla luce e la assorbe, secondo l'angolo di incidenza, portando il grigio del cielo di Parigi giù fino a terra.”