La casa è una manica a corpo doppio: la campata di 5 piani affacciata sulla via segue la sua giacitura, la campata interna di 7 piani segue le parcelle fondiarie. Il mancato allineamento è articolato dal corridoio comune di distribuzione, stretto tra le due campate. Con memoria della Tafuriana sprezzatura, la regolarità geometrica dei vani degli appartamenti è assicurata, confinando l’irregolarità nello spazio centrale
di servizio. Le stanze su strada arretrano rispetto al filo della cortina, lasciando spazio a logge schermate da un diaframma di setti proporzionati in prospettiva anamorfica, che si allunga in balconi celanti un piccolo patio, come in noti precedenti di case milanesi: si pensi a Terragni e Lingeri. Essendo preclusa dal ridotto calibro della pubblica via l’agevole visione frontale della casa, la facciata su strada è disegnata privilegiando
un punto di vista di scorcio: setti e intercolumni del diaframma sono disegnati in modo da farli apparire, da un
punto di vista specifico, posizionato più verso il centro città, di uguale dimensione ed equidistanti. Un secondo ordine costituto da un telaietto metallico di sezione quadrata (lato 6 cm), omaggio alle case di Guglielmo
Mozzoni, media il rapporto tra la massa dell’edificio e il cielo. Casa Eurinome è stata nominata nell’edizione 2025 del Premio italiano di architettura di Maxxi Roma e Triennale di Milano.
Nazione: ITALIA
Progettista Architettonico: