L’idea centrale del nuovo MICAS è il superamento dell’inevitabile conflitto tra il monumento, il bastione “inviolabile” e le funzioni contemporanee per il nuovo spazio espositivo. Questo avviene attraverso due elementi: il pavimento e la copertura.
La volontà è quella di realizzare un’unitarietà delle parti componenti attualmente lo spazio destinato al MICAS, attraverso una connessione fisica e visiva dei diversi spazi. Inoltre, la copertura si presenta come un segno iconico per l’identità culturale di Floriana, emergendo dal bastione e “galleggiando” sopra il bastione.
Uno spazio, quindi, metamorfico, variabile e dinamico, come lo è l’arte contemporanea.
Entrambi questi elementi sono concepiti come “dispositivi” atti ad acquisire una condizione di stalagmiti e stalattiti, offrendo quindi il massimo della flessibilità e adattabilità degli spazi alle funzioni richieste, come eventi, performance artistiche di vario genere, esposizioni, ecc.
Allo stesso tempo, per preservare il bastione, questi elementi sono concepiti come totalmente reversibili.