Il nuovo progetto ha visto la realizzazione di un articolato sistema di facciate in parte opache, realizzate in Corten, e in parte vetrate con l'integrazione di un sistema di illuminazione attiva, capace di rendere il prospetto una superficie multimediale che può variare nelle luci e nei colori. La nuova facciata, unitamente alla riorganizzazione dei percorsi e degli spazi esterni ricopre un ruolo di primaria importanza nel disegnare il nuovo skyline sul fronte del parco e risulta essere una cerniera urbana tra le diverse “anime architettoniche” del nuovo quartiere. A partire dal primo livello sono collocate regolari specchiature in vetro stratificato per favorire un dialettico confronto tra le varie superfici della composizione. L’utilizzo del vetro opalino bianco garantisce un effetto quasi etereo di giorno, restituendo un fronte omogeneo, definito solo dalle leggerissime fughe verticali dei pannelli e dal chiaroscuro dato dagli sfalsamenti dei piani. Al contrario, di notte la facciata può aspirare a diventare un landmark grazie alla possibilità di retro-illuminarla o proiettarvi immagini multimediali. In queste occasioni i diversi piani diventeranno schermi trattati in modo differente, ma che da lontano restituiranno un’unica scenografia complessiva. Davanti agli impianti la facciata diviene più materica con un rivestimento in lamiera di corten. Come per l’involucro di vetro, il fronte è unitario e reso spiccatamente verticale dalle fughe dei pannelli. Si è messo in opera un sistema di illuminazione dinamica delle parti vetrate della nuova facciata. Per arrivare a questo risultato, il progetto esecutivo ha previsto di realizzare un sistema di retroilluminazione con effetto “wall-washer” utilizzando un importante numero di corpi illuminanti LED RGB controllati da un segnale DMX utili a coprire con la propria luce tutta la superficie di facciata risolta con lastre di vetro satinato.