In questo ambito si colloca l’intervento progettuale e costruttivo in un Museo di rilevanza nazionale che vede come committente il MIBAC Ministero dei Beni Ambientali e Culturali per la realizzazione del Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah a Ferrara.
Il progetto, realizzato dallo studio Scape con la collaborazione di Valentini Architetture, consiste nel recupero dell’edificio dell’ex carcere cittadino, costruito nel 1912 e abbandonato nel 1992, per adibirlo poi a mostre temporanee, centro di ricerca ed aule didattiche per bambini.
Il complesso, che si estende su una superficie di 1.300 metri quadrati suddivisi in tre piani completamente riqualificati, rinascerà trasformandosi in uno spazio rivolto all’incontro, all’integrazione e alla cultura, grazie anche all’inserimento di una biblioteca e di un centro di documentazione.
L’aver applicato in un intervento di restauro e risanamento conservativo come questo i principi di sostenibilità ambientali contenuti nel protocollo GBC Historic Building rappresenta una novità assoluta a livello mondiale che configura il progetto come il punto di partenza di un percorso che si spera possa portare a un recupero intelligente dell’enorme patrimonio edilizio storico italiano.