MEIS - MUSEO DELL'EBRAISMO E DELLA SHOAH -

Ferrara, città tutelata dell’Unesco che vanta un patrimonio culturale ed architettonico di assoluto pregio e valore storico culturale avente eccellente testimonianza di civiltà, esprime anche una tradizione culturale e tecnica sul restauro e sulla conservazione dei beni storici architettonici, sia con l’Università sia con le istituzioni locali di cui dispone di un ampio sapere, cultura e tecnica.
In questo ambito si colloca l’intervento progettuale e costruttivo in un Museo di rilevanza nazionale che vede come committente il MIBAC Ministero dei Beni Ambientali e Culturali per la realizzazione del Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah a Ferrara. 
Il progetto, realizzato dallo studio Scape con la collaborazione di Valentini Architetture, consiste nel recupero dell’edificio dell’ex carcere cittadino, costruito nel 1912 e abbandonato nel 1992, per adibirlo poi a mostre temporanee, centro di ricerca ed aule didattiche per bambini.  
Il complesso, che si estende su una superficie di 1.300 metri quadrati suddivisi in tre piani completamente riqualificati, rinascerà trasformandosi in uno spazio rivolto all’incontro, all’integrazione e alla cultura, grazie anche all’inserimento di una biblioteca e di un centro di documentazione. 
L’aver applicato in un intervento di restauro e risanamento conservativo come questo i principi di sostenibilità ambientali contenuti nel protocollo GBC Historic Building rappresenta una novità assoluta a livello mondiale che configura il progetto come il punto di partenza di un percorso che si spera possa portare a un recupero intelligente dell’enorme patrimonio edilizio storico italiano.
Nazione:
Tipologia: CULTURA ED EVENTI
Progettista Architettonico: VALENTINI ARCHITETTURE
Status: REALIZZATO
Inaugurazione: 2020
Post correlati
  • 17 aprile 2019
    Al via il countdown per la costruzione del primo “libro” del MEIS di Ferrara
    È l’impresa di costruzioni Frimat Spa con lo studio di architettura Ati Project ad aggiudicarsi la gara d’appalto curata da Invitalia per la realizzazione del nuovo volume di ingresso su via Rampari, primo intervento che segna l’avvio della fase di nuova edificazione del progetto di Scape, Studio Arco e Valentini Architetture.