Il progetto intende porre rimedio a questo strappo ricucendo le due parti della città ora, di fatto, divise. Dal punto di vista della mobilità, già oggi, in questo luogo, convergono i principali sistemi infrastrutturali di accessibilità e di trasporto pubblico, i quali veicolano un grande flusso quotidiano di passeggeri.
La crescita non organica e disordinata dell’area ha generato una situazione urbana dispersiva e di difficile fruizione, motivo per il quale, assommato alla grande crescita che Bergamo ha avuto negli ultimi anni, grazie alla presenza dell’aeroporto di Orio al Serio, il Comune di Bergamo, la Provincia di Bergamo e il Gruppo Ferrovie, hanno firmato un’intesa con il duplice obiettivo del recupero dell’area dello scalo dismesso e della messa a sistema di tutti i sistemi di trasporto e accessibilità, attraverso la realizzazione di un Polo Intermodale capace di gestire i flussi attesi.
I flussi sono destinati almeno a raddoppiare grazie agli importanti investimenti, circa un miliardo di euro, che sono stati stanziati per la realizzazione di opere infrastrutturali, tra cui: il raddoppio della linea ferroviaria RFI, il collegamento ferroviario fra la stazione e l’aeroporto di Orio al Serio, la seconda linea di tram TEB T2, il nuovo terminal per gli autobus urbani, extraurbani di collegamento con la Provincia, il terminal BRT di collegamento con Dalmine e il polo universitario, oltre ad un parcheggio di interscambio. In questo quadro l’area di Porta Sud assume una rilevanza strategica che va ben al di là della sola città di Bergamo.
Il sistema infrastrutturale
Un aspetto centrale del progetto è il sistema infrastrutturale. Verrà realizzata una nuova viabilità di accesso dalla circonvallazione e una nuova dorsale viabilistica in senso est-ovest, parzialmente coperta che permetterà l’accesso diretto al Polo Intermodale. Una volta raggiunta infatti una stazione, un terminal o il parcheggio, si potrà cambiare sistema di trasporto grazie a risalite verticali e percorsi pedonali protetti, di qualità e pieni di servizi.
Un progetto di rigenerazione urbana
Oltre al Polo Intermodale e al riassetto infrastrutturale dell’area la rigenerazione urbana dell’ex scalo ferroviario dismesso prevede anche lo sviluppo di 198.000 mq articolati in diverse funzioni, tra cui residenza libera, studentato, residenza temporanea, uffici, hotel, cinema, servizi sanitari e commercio comprensivo di ristorazione e di un mercato coperto. Gli edifici si articolano sul nuovo percorso urbano pedonale (landbridge), connesso al sistema infrastrutturale, che scavalca i binari in corrispondenza del nuovo edificio della stazione ferroviaria per poi collegare i nuovi quartieri al quartiere Malpensata da un lato e al campus scolastico, che conta circa 10.000 studenti, dall’altro. Ad est dell’area è previsto un parco da cui si sviluppa un percorso ciclopedonale verso sud e un ponte a scavalco dei binari ferroviari verso nord, chiamato landbridge, grazie ai quali è possibile il collegamento tra il quartiere di Boccaleone e il centro della città.
Porta Sud punta a diventare un quartiere autosufficiente e NetZero, sarà dotata di un anello idronico, ovvero una tecnologia all’avanguardia capace di rendere il quartiere carbon neutral grazie all’efficientamento massimo delle risorse impiegate.