Un gioco di angoli più o meno acuti definisce l’immagine di un’architettura che trae proprio dal mondo marino le sue forme appuntite, simili alle onde crescenti del Mare del Nord, analoghe alla superficie increspata dell’acqua che lambisce le coste del territorio.
La metafora non è tuttavia solo di natura formale, poiché il piccolo complesso culturale progettato dallo studio Mecanoo ripropone, nei suoi materiali costruttivi, molte delle abitudini consolidate dai cittadini, che da sempre hanno fatto uso del legno delle imbarcazioni e dei relitti incagliati per costruire le proprie case, i propri fienili.
Il rivestimento in listelli di legno impiegato per il nuovo fabbricato ricalca dunque pratiche storiche inerenti il riuso ed il riciclaggio di detriti e frammenti lasciati sulla sabbia del litorale, ed è costituito da pannelli depositati nel tempo in prossimità del Canale Settentrionale Olandese .
L’edificio restituisce così una nuova vita a pezzi o residui dismessi ed il medesimo obiettivo è riproposto nella collezione interna, dove gli oggetti esposti sono gli stessi che costruiscono il luogo.
Una parete vetrata si erge dietro all’involucro permeabile costituito dalle strisce verticali in legno e dall’interno, la facciata trasparente consente una vista panoramica sul contesto circostante e sulla natura.
L’ingresso al fabbricato e il caffè situato all’interno costituiscono una barriera del tutto naturale tra due ambienti di carattere differente: quello in cui sono conservate le opere dell’artista Reede van Texel , al seminterrato, e le sale destinate alla conservazione dei reperti archeologici subacquei al primo piano.
Il contrasto tra i due mondi è rafforzato dalle differenti esperienze di luce, cromia e spazio che gli architetti hanno concepito: nella porzione sottostante un senso di mistero, incrementato da proiezioni, è decretato dalle tonalità cupe e scure scelte.
Al contrario, nel primo livello, gli oggetti presentati sono inondati dalla luce naturale che si infiltra nell’ambiente, tanto da far apparire gli elementi come galleggianti nel vuoto.
Crediti fotografici: Mecanoo