Il tema architettonico delle stazioni di fermata e del ponte per lo scavalco del sistema autostrada-tangenziale A14 è stato pensato studiando una tipologia di architettura che tenesse conto della necessità di collegare un’infrastruttura ad un tessuto urbano destinato ad ospitare importanti interventi di riqualificazione, ma che in parte è inglobato nelle periferiche campagne bolognesi circostanti.
Con il Marconi Express, Bologna si proietta nel futuro, realizzando un progetto innovativo per il nostro paese. Si tratta, infatti, della prima monorotaia in Italia, con ruote in gomma, alimentato elettricamente e privo di conducente a bordoessendo totalmente automatico. Una grande innovazione dal punto di vista tecnologico, nella regolazione della circolazione e nelle caratteristiche architettoniche. L’infrastruttura, che si sviluppa per 5 km collegando la stazione ad alta velocità all’aeroporto di Bologna, è composta da due capolinea: “Aeroporto” e “Stazione FS” più una stazione intermedia, “Lazzaretto”, posta a circa metà del percorso. Elementi come la passerella, il ponte per lo scavalco del sistema autostradale e le fermate sono stati studiati pensando ai fattori ambientali caratterizzanti il paesaggio bolognese e sono stati disegnati dall’architetto Massimo Iosa Ghini. Il progetto, infatti, si sviluppa con l’idea di integrazione con il contesto bolognese interpretando in chiave contemporanea le forme e gli archetipi dell’edilizia rurale di pianura.