MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna è frutto della trasformazione degli spazi dell’ex Forno del Pane, realizzata nell’ambito del piano di recupero dell’exManifattura Tabacchi e dell’ex Macello, divenendo parte emergente di una serie di istituzioni dedicate alla ricerca e all’innovazione artistica unitamente al Dams (Disciplinedelle Arti della Musica e dello Spettacolo). La riorganizzazione funzionale degli interni, circa 9000 mq, è stata perseguita attraverso la demolizione delle superfetazioni realizzate nel tempo e la valorizzazione degli spazi tramite il percorso espositivo; in particolare il grande salone centrale al piano terreno è stato dedicato alle mostre temporanee.
Ai muri di nuova costruzione, inseriti come corpi lapidei indipendenti e liberi all’interno del fabbricato, è affidato un duplice ruolo architettonico e semantico: sono pensati come architetture autonome che da un lato evidenziano nuovi rapporti tipologici e dall’altro fanno leggere la ricostruzione analogica di parti della vecchia fabbrica rappresentata anche dal recupero delle antiche facciate che si ritrovano all’interno del foyer e della galleria superiore.
Un volume scultoreo dalla forma irregolare in marmo di Orosei su cui si sviluppa la nuova scala per il pubblico porta al primo piano in cui sono organizzati, con un percorso autonomo, gli spazi delle esposizioni permanenti. I due piani espositivi sono caratterizzati dalla presenza del grande salone centrale a tripla altezza corrispondente all’antica sala dei forni, in cui svettano liberi i volumi delle due ciminiere, quasi elementi astratti che fanno da contrappunto alla razionalità strutturale rappresentata dalle centine in acciaio a sostegno della copertura e utili agli allestimenti.
Crediti fotografici: Mario Carrieri, Pietro Savorelli