Il Museo d'Arte, Architettura e Tecnologia (MAAT) sorge sul lungomare di Belèm, a Lisbona. Incorporando circa 7000 mq di spazio pubblico, il museo dà ospitalità a un programma transdisciplinare di esposizioni, eventi e attività per la comunità.
La forma integrata nella topografia del luogo fonde la struttura nel paesaggio in un movimento che crea permeabilità visiva e fisica tra il dentro e il fuori. Uno spazio destinato all'appropriazione da parte del pubblico, che consente alle persone di camminare sopra, sotto e attraverso l'edificio, e accedere alla città per mezzo di un nuovo ponte pedonale che scavalca la ferrovia. Il tetto diviene uno spazio esterno, un elemento di connessione fisica e concettuale con il cuore della città, dal quale si può distogliere lo sguardo dal fiume per ammirare il paesaggio urbano e, di notte, guardare un film con Lisbona sullo sfondo.
La scelta di collocare il corpo principale al di sotto del livello del mare ha richiesto un approccio attento e sofisticato al rischio e al tema dell'impermeabilizzazione. Con l'alta marea alcuni gradini che conducono al bordo dell'acqua vengono sommersi, così da creare un limite permeabile che muta con il livello dell'acqua. Un tetto aggettante crea un'accogliente zona d'ombra e accompagna il riflesso della luce del sole dalla superficie dell'acqua all'interno dell'edificio, definendo percorsi variabili. Gli spazi espositivi sono concepiti come una concatenazione continua di ambienti che guidano il pubblico dalla linea di costa all'interno della struttura e poi giù nel museo. Ogni ambiente è caratterizzato da specifiche condizioni di luce: dalla galleria chiusa di forma ovale a uno spazio ampiamente illuminato dalla luce naturale, fino a un'ulteriore ampia varietà di esposizioni, da quelle multimediali a quelle d'arte.
Sulla base della ricca tradizione delle ceramiche portoghesi, la facciata è realizzata con piastrelle dalla superficie tridimensionale che restituiscono una reinterpretazione inedita dei riflessi di acqua, luce e ombra, catturando e amplificando le qualità tonali e luminose del luogo.
Crediti fotografici: Francisco Nogueira , Hufton+Crow , Paulo Coelho
Nazione: PORTOGALLO
Inaugurazione: 2016