Un piano di parcheggi è stato collocato sotto l’edificio, con un’estensione superiore a quella impegnata dall’edificio stesso, per un utilizzo razionale dello spazio.
L’impatto visivo ed emozionale trasferisce la sensazione di un edificio sradicato a blocchi sovrapposti.
La complessità del progetto nasce proprio dalla sovrapposizione intelligente dei volumi.
La struttura è stata volutamente semplificata, per consentire la lettura dell’oggetto eterogeneo. Travi a sbalzo e pilastri sostengono l’edificio sul suo nucleo.
Anche le facciate sono frutto di un studio compositivo che trasferisce la percezione dall’alto al basso. Il volume è rivestito con grandi piastrelle di terracotta arancione così come la copertura, un colore accogliente per un edificio posto all’ingresso della città.
Un ciuffo di vegetazione compare dalla cima dell'edificio come il fumo di una improbabile canna fumaria .
Ogni finestra è dotata di un ampio davanzale che consente di ospitare piante e fiori, contribuendo al completamento cromatico della facciata.
Crediti fotografici: Paul Raftery