L’edificio è stato immaginato come un luogo in cui le attività proseguono per tutto il giorno, dove la musica è appresa, sperimentata e condivisa, un luogo in cui i cittadini vogliono trascorrere il loro tempo, anche senza un biglietto per il concerto. Per questo motivo il progetto cerca di sfruttare il potenziale urbano dell’area, realizzando una piazza pedonale su cui affaccerà anche il nuovo polo museale della Culture Mile. Al suo interno il London Centre for Music sarà caratterizzato da un foyer multilivello dove troveranno posto bar, caffetterie, spazi flessibili per la ricerca, per attività sociali, educative e culturali. Qui, grandi scalinate ad anfiteatro offriranno ai visitatori un luogo di incontro e di sosta, collegando al contempo questo spazio pubblico non solo alle diverse attività presenti nell’edificio ma anche al caratteristico Highwalk della Barbican Estate. La sala da concerto, vero fulcro del complesso, è stata concepita per essere uno spazio intimo e inclusivo: il pubblico, infatti, avvolgerà tutti i lati del palco grazie a un attento studio dei posti a sedere che ha permesso non solo di conciliare gli aspetti della propagazione del suono e la necessità di offrire un nuovo modo di fruire il momento dello spettacolo. Grande attenzione è stata posta anche per quanto riguarda la luminosità diurna: grandi vetrate disposte lungo la parete superiore della sala da concerto permetteranno alla luce di filtrare al suo interno assicurando contemporaneamente una continuità visiva con la città.
Crediti fotografici: Diller Scofidio + Renfro