Inoltre, l’area si inserisce in un contesto insediativo di particolare interesse urbanistico, storico e architettonico, caratterizzata da terreni di intensa produzione e di forte valenza formale e strutturale.
Contigua al polverificio borbonico e in relazione con gli scavi archeologici di Pompei e il Santuario della Madonna del Rosario, il recupero del comparto industriale mira al riutilizzo a fini collettivi, commerciali ed economici, in una prospettiva di salvaguardia ambientale.
La relazione con il territorio e quindi con il fiume è ovviamente molto forte e fatta propria dal programma di ristrutturazione dell’impianto che definisce un progetto di suolo che prevede alcune azioni sostanziali, quali:
-l’eliminazione di gran parte dei volumi tecnici;
-il sollevamento dell’edificio dal suolo, fatta eccezione per l’area che un tempo era destinata a stoccaggio del materiale prodotto, che viene conservata per le sue valenze architettoniche;
-lo spostamento dei parcheggi in copertura e la copertura dell’intero fabbricato mediante una rete ondulata che mitiga l’impatto visivo ed ambientale;
-l’introduzione di elementi di sostenibilità energetica: l’intervento mira infatti ad una sua sostenibilità tecnologica con l’utilizzo di forme di energia alternativa, come ad esempio in copertura, dove ospita un grande parco solare con pannelli fotovoltaici;
-la definizione di un progetto del verde che integra l’edificio all’ambiente circostante, come se fosse il prolungamento del parco e dei campi circostanti.
La Cartiera è un centro integrato per l’Artigianato ed il Commercio, un luogo in cui trovare spazi per l’intrattenimento, lo shopping, la produzione e la ristorazione intesi come luoghi pubblici di aggregazione.
Crediti fotografici: Studio F64 - Paolo Cappelli & Maurizio Criscuolo Fotografi Associati