L’edificio racchiude una superficie di 1.200 m2 articolati su due livelli, con una pianta suddivisa in quattro aree, ognuna incentrata su un atrio con illuminazione zenitale. La struttura, che attinge a sorgenti sotterranee situate a 700 metri di profondità, include vasche e spazi per inalazioni, oltre a un reparto per la cura degli occhi. La facciata è caratterizzata da un rivestimento in abete bianco, che si snoda in una serie di pannelli verticali posizionati di taglio rispetto alle pareti dell’edificio, in modo da permettere alla luce di entrare, preservando allo stesso tempo la privacy degli ospiti. Le doghe, che con il tempo vireranno verso il grigio, sono delimitate da due bande metalliche orizzontali che corrono in cima e alla base. Il legno, materiale prediletto di Matteo Thun, si ritrova in abbondanza anche negli ambienti interni, dominati da una tavolozza di colori chiari e caratterizzati da contaminazioni stilistiche di ispirazione orientale.
Crediti fotografici: Jens Weber