Il progetto rappresenta una riflessione strategica sulla natura dello spazio pubblico e delle aree periferiche comprese tra la città di Mantova e il Lago Inferiore. Riqualificando un sistema di spazi sottoutilizzati, abbandonati e degradati, il progetto individua un nuovo territorio di mezzo tra la città e l’acqua, costituito da una sequenza di spazi collettivi, ciascuno connotato da sua una precisa funzione urbana e pubblica.
Le tre nuove piazze previste dal progetto non costituiscono solo un inedito sistema di spazi collettivi per Mantova, ma riassumono alcune delle principali caratteristiche e valori del territorio mantovano: il suo rapporto con l’acqua, con la terra, la presenza della natura e della cultura. Le aree di intervento sono collegate tra loro da un sistema di viabilità basato sulla presenza di percorsi carrabili, percorsi pedonali e percorsi ciclabili. L’edificio dismesso “Ex Ceramica”, opificio realizzato all’inizio XX sec, è coperto da vincolo di natura paesistica (D.M.del 13.10.77), presentava struttura portante in C.A. di rilevante interesse come esempio di archeologia industriale. Da luogo di produzione industriale a luogo di produzione del sapere, della didattica e della ricerca quindi, che continua e segue la tipologia originaria immettendo elementi di contemporaneità per realizzare il sistema dei collegamenti orizzontali e verticali.
La conoscenza del manufatto è avvenuta oltre che attraverso le campagne di rilievo e indagini, anche in seguito ad una approfondita analisi storico critica e ad un’accurata analisi del degrado che hanno guidato le scelte progettuali con l’intenzione principale di mettere in luce la conformazione originaria della fabbrica e le sue partiture strutturali di impianto, anche attraverso l’eliminazione delle superfetazioni che sino sono succedute nel tempo. Inoltre l’analisi del degrado ha consentito di affrontare un restauro architettonico materico delle facciate, con i prodotti e le tecniche più appropriati per risolvere capillarmente le problematiche che si sono presentate.
Il progetto
Il progetto per la rifunzionalizzazione come edificio scolastico recupera l’edificio, in particolare i prospetti, completati da un disegno basamentale al fine di ripristinare l’unitarietà dell’involucro storico. Il processo di restauro recupera integralmente le facciate con processi di pulizia dei paramenti in mattoni pieni, l’uso dell’intonaco a base di calce con pre-trattamento del colore, l’utilizzo di pannelli in acciaio dove le mancanze o i crolli della fabbrica hanno lasciato dei vuoti. Gli infissi sono in acciaio e alluminio e rispecchiano la configurazione originaria della fabbrica. Tutte le pavimentazioni e i rivestimenti dei servizi sono in microcemento gettato in opera, mentre le partizioni verticali in materiali a secco (tipo cartongesso) con interposti materiali isolanti di tipo termico e acustico. I controsoffitti sono in cartongesso per le parti fisse e mobili in fibra minerale. Le nuove scale sono tutte realizzate in acciaio e con parapetti pieni pannellati. Tutti materiali facilmente reversibili e distinguibili nell’ottica del restauro.
Funzionalità e fruibilità
Al piano terra, caratterizzato da spazi a doppia altezza che valorizzano la spazialità originale dell’edificio industriale, sono previste le funzioni di accoglienza, funzioni per la didattica e la formazione, la biblioteca (che con dotazioni multimediali), delle aree di ristoro e relax. Al piano primo sono previsti tutti gli uffici di gestione dell’istituto, ufficio contabilità, front desk personale, front desk didattica, presidenza, sale riunioni, oltre, come previsto per ogni piano, blocchi per i servizi, area relax e n.7 aule normali da 25 posti. Al secondo piano oltre alle 11 aule ed ai blocchi servizi igienici, sono presenti 5aule speciali/laboratori didattici e ufficio assistenti ATA. Al terzo piano dove insiste uno spazio completamente voltato di altezza di 5,5m è previsto il posizionamento dell’aula magna con capienza massima di 140 posti completamente vetrata per esaltare la originalità dello spazio in cui insiste. Al piano, inoltre, sono previsti altri 3 aule speciali/laboratori. Un ampliamento del piano sui due esistenti terrazzi con la costruzione di un nuovo volume in acciaio e vetro ospita altre 11 aule e un nuovo laboratorio, oltre ai classici blocchi di servizio. La copertura conserva il carattere industriale e allo stesso tempo ha assolto alla necessità di ospitare un campo fotovoltaico grazie all’utilizzo di film fotovoltaici La struttura è completata da nuovi collegamenti verticali per la prevenzione incendi e la fuga in sicurezza.
Fattibilità costruttiva
L’esigenza di trasformare l’edificio dismesso in un articolato complesso scolastico ha richiesto una forte rimodulazione degli spazi e la necessità di ampliare le superfici disponibili, spingendo a prevedere una sopraelevazione delle due campate esterne, realizzato in struttura metallica. Inoltre la necessità di connettere verticalmente i vari livelli e le varie funzioni, oltre che le esigenze normative di provvedere ad una corretta conformazione delle vie di fuga, hanno richiesto la presenza di più volumi da destinare a scale all’interno dell’edificio con sacrificio di porzioni di solai esistenti. In ultimo la esigenza (principalmente strutturale), ma anche di carattere civilistico, di separazione del complesso oggetto di intervento dalla fabbrica adiacente, ha richiesto la progettazione di un taglio strutturale tra i due volumi contigui. L’insieme di tali interventi, la evidente modifica delle condizioni di stato di fatto e la necessità di assicurare i prescritti requisiti di sicurezza ad una struttura di tali dimensioni con queste funzioni, conducono la struttura a comportamenti dinamici (e statici) differenti da quelli oggi in esser, ed hanno indirizzato verso una strategia di adeguamento sismico del complesso. Si è, cioè, definito un sistema di interventi adeguato ad assicurare una capacità resistente alla struttura in grado di affrontare azioni inerziali da sisma pari a quelle prescritte dalla norma per edifici di nuova costruzione. La progettazione ha prestato grande attenzione al tema del comfort acustico. I solai interpiano sono in latero-cemento e i vincoli di spessore, uniti alle imposizioni normative, hanno imposto scelte vincolanti che qui si descrivono, in termini di pacchetti costruttivi. I divisori interni saranno costituiti sostanzialmente da pareti a secco e da setti in c.a. Per quanto riguarda i solai interni le caratteristiche delle pavimentazioni scelte rispettano l’indicazione di una riduzione del rumore da calpestio secondo EN ISO 140-8 pari a 19 dB.