Si tratta di un intervento di demolizione e ricostruzione di un ex-liceo posto nella corte retrostante la centrale Piazza d'Italia e confinante con il municipio, la cattedrale quattrocentesca di San Mauro e altri edifici storici vincolati, tra cui le carceri austro-ungariche. Dovendosi l’intervento attenere a un regolamento che richiedeva edifici con elementi desunti dalla tradizione, lo studio Valle Architetti Associati ha di nuovo elaborato una strategia di interfaccia e di analogia senza dare luogo a una falsa imitazione.
Per i fronti, traforati da aperture puntuali asimmetriche, infatti, lo studio si è richiamato alle carceri austro-ungariche prospicienti. L’ edificio è un parallelepipedo di 26,40 x 10,50 x 9,98 metri con tre livelli interni serviti da una scala posta sul fronte nord e gli ambienti principali affacciantisi a sud. La struttura vede muri in calcestruzzo con cappotto e intonaco giallo esterno, tetto di legno con due falde rivestite da coppi e finestre quadrate circoscritte da grandi cornici bianche che illuminano i diversi ambienti interni.L’allineamento delle finestre sul filo interno dell’involucro fa leggere tutto lo spessore del muro sui fronti e segna le forometrie con una cornice d’ombra. E' stato anche ridotto e traslato il volume ricostruito riuscendo a configurare una corte pedonale e verde accessibile dalla piazza che collega la nuova struttura con quelle limitrofe. Il nuovo palazzo ospita una serie di servizi per consulenze ai cittadini, lo sportello delle imprese, aule per corsi di aggiornamento e piccoli uffici. Su questo lato vi è l’ingresso posto sotto a una pensilina che collega il nuovo edificio con quello del Giudice di Pace.