La trasparenza dei volumi durante le ore serali si traduce in un chiarore che trasforma l’intero edificio in una lanterna urbana, un landmark che diventa simbolo di orientamento all’interno della città. Più precisamente tre grandi lanterne, tre involucri di vetro, tre volumi trasparenti, tre frammenti inseriti nel progetto, che si lasciano permeare dall’esterno divenendo luoghi disegnati dalla luce e che rievocano nello sguardo di chi percorre la direttrice Roma-Fiumicino lo stesso stupore che in epoca passata provavano i viandanti dell’antica Via Portuense. Il complesso è composto da tre edifici di vetro, cui si accede attraverso un unico spazio basamentale che li collega a terra. La visione della struttura risulta quindi dematerializzata, estremamente leggera. La struttura è stata progettata pensando a soluzioni architettoniche che favoriscano una continuità visiva con l’ambiente esterno, coniugando principi costruttivi tradizionali con un design all’avanguardia e ottime performance energetiche, costituendo un modello di riferimento contemporaneo. Un insieme di parti interconnesse, il cui obiettivo è quello di raggiungere il miglior livello di comfort indoor e di risparmio energetico. Il progetto individua nella struttura delle facciate l’elemento architettonico di maggior rilievo per articolare i prospetti: il loro disegno è caratterizzato da una schermatura di brise-soleil orizzontali, la cui conformazione e posizione sono dettate da simulazioni e studi dell’apporto solare. Il sistema della facciata, dunque, lavora insieme a elementi di schermatura che avvolgono l’intero complesso, proponendo una tessitura delle superfici e garantendo allo stesso tempo protezione dall’irraggiamento solare. Un’esigenza tecnologica che è stata integrata con quella architettonica ed estetica di collegare, attraverso elementi continui metallici, i tre volumi vetrati, generando uno strato connettivo che salda e domina il complesso.