La progettazione bioclimatica ed ecologica si fonda sull’adozione di criteri sia a scala urbana che edilizia. A scala urbana, orientamento dell’edificio nord sud; protezione dai venti invernali e permeabilità alle brezze estive; ottimizzazione dell’illuminazione naturale sia nei periodi invernali che estivi; controllo dell’apporto energetico da soleggiamento estivo.
A livello edilizio: involucro edilizio ad elevate prestazioni (chiusure esterne a forte inerzia termica, elevati spessori di isolamento, eliminazione dei ponti termici, infissi a taglio termico con vetri stratificati basso emissivi); impianto termico centralizzato con caldaie a condensazione alimentate a metano, con contabilizzazione dei consumi e distribuzione a pannelli radianti a bassa temperatura; pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria e integrazione riscaldamento; schermatura del fronte sud con sistema di frangisole per combattere il surriscaldamento estivo; materiali da costruzione ecologici e riciclati; utilizzo razionale delle risorse idriche (recupero acque meteoriche per usi condominiali, scarichi a cacciata ridotta, getti regolati, ecc.).
Le caratteristiche del sito e l’analisi delle condizioni climatiche, operazione preliminare fondamentale per una corretta progettazione bioclimatica, ha permesso di adottare soluzioni che riguardano l’orientamento e la configurazione planimetrica dell’edificio. Esso infatti si presenta come un corpo lineare sviluppato su quattro livelli fuori terra con orientamento nord sud, al fine di sfruttare gratuitamente le potenzialità del sole e del vento. Con tale soluzione si favorisce la penetrazione delle brezze estive provenienti da sud-ovest e la protezione dai venti invernali da nord-est, anche grazie alla piantumazione di alberature sempreverdi sul retro dell’edificio.
Per massimizzare le potenzialità dell’orientamento è stata scelta una tipologia edilizia con distribuzione a ballatoio, che prevede sul lato nord il corridoio e gli ingressi alle abitazioni, insieme ai servizi (bagni, cucine), e sul lato sud gli spazi di vita (soggiorni e camere da letto), da cui si accede alle terrazze. La posizione del ballatoio sul lato nord è anche funzionale a proteggere gli utenti dalle problematiche di inquinamento acustico dovute alla presenza su quel lato della sede ferroviaria.
L’edificio, parallelo agli assi viari ed in linea con i blocchi di case a schiera che si trovano su viale Kennedy al fine di non spezzare la continuità del fronte stradale, si divide in due corpi: il primo contiene gli alloggi, le cantine e i box auto, il secondo si configura come un “corpo scala tecnologico” che contiene, oltre la distribuzione verticale, gli spazi tecnici per l’alloggiamento del sistema impiantistico.
I 20 alloggi, con superficie utile media di 47 metri quadrati, sono distribuiti sui quattro livelli: al piano terra sono presenti due alloggi per 3 persone, 20 cantine, tre box auto e tre posti auto. I piani superiori sono destinati esclusivamente agli alloggi: cinque per 2 persone e un alloggio per 3 per ciascun livello. I volumi architettonici semplici sono aggregati tramite una composizione funzionale alle finalità di risparmio energetico, e coniugano un aspetto formale “tecnologico” con un disegno lineare e contemporaneo, che però non rompe l’equilibrio del tessuto edilizio circostante.
L’uso di colori chiari (bianco, grigio, azzurro), di elementi fortemente aggettanti e il ritmo compositivo delle facciate, sia ordinato che irregolare, valorizza il gioco di pieni e di vuoti, di luci e di ombre, dell’architettura.
Crediti fotografici: Res Architetture