Obiettivo del progetto di riqualificazione di Palazzo Venezia e riconversione di parte delle superfici ad uso alberghiero è stato donare un nuovo valore artistico e cittadino al building: una ristrutturazione partita dal dialogo con il passato, che ha visto un’intensa collaborazione tra tutti i progettisti ed enti coinvolti i quali, come guardiani di un'eredità inestimabile, hanno saputo creare un futuro rispettoso delle radici.
IL PROGETTOLa facciata, l’ingresso, le terrazze e l’illuminazioneIl restauro ha avuto l'obiettivo di ripristinare la storicità di tutto l'involucro edilizio a partire dalle facciate esterne, passando per i serramenti (tutti gli infissi sono stati cambiati con telai in legno ad alta prestazione che riproducono fedelmente finitura e geometria degli originali del 1900) e fino ai manti di copertura, con operazioni finalizzate a ridurre il degrado delle superfici esistenti e, ove non possibile, l’apporto di nuove superfici e materiali compatibili, esteticamente e tecnologicamente, con gli esistenti.
L’intervento ha previsto anche il mantenimento del portone storico, diventato l’ingresso principale dell’hotel, tramite la creazione di una seconda porta in vetro con funzione di filtro, dove viene ospitata una prima hall con tutte le funzioni di accoglienza.
Per tutte le terrazze, sono state campionate le finiture di pavimento insieme alla Soprintendenza con l’obiettivo di conformarsi ai tipici terrazzi milanesi in legno.
Il progetto ha previsto inoltre l’innalzamento della terrazza del quinto che volge su Piazza Mercanti ed il Duomo per ottenere il miglior punto di vista possibile da quello che sarà il bar dell’hotel.
I parapetti esistenti sono stati ripuliti, restaurati e rinforzati, con l’aggiunta di elementi vetrati di protezione che permettessero la conformità alle norme vigenti.
Al quinto piano, visibile da Piazza dei Mercanti, è stata inoltre realizzata una pergola, disegnata a quattro mani insieme alla Soprintendenza: una struttura architettonica caratterizzata da fili in acciaio inox per il posizionamento di rampicanti, per dare l’effetto verde tipico delle terrazze milanesi, anche a livello strada.
Al quarto piano invece, dove prima c’era il sottotetto, è stata creata un’ulteriore zona conviviale, una terrazza con vista sul Duomo, che ospiterà un’ulteriore zona F&B.
Il progetto illuminotecnico Giochi di luce, tutte a led,enfatizzano e valorizzano l’ingresso centrale del nuovo hotel, i due lati, angolo Mercanti ed angolo Orefici, destinati ad uso commerciale, e le superfici in rame della Cupola e della sua lanterna.
Con più di 400sorgenti luminosesull’intero immobile (un centinaio su Piazza Cordusio) è stato studiato, oltre alla quotidiana coreografia crepuscolare, una serie di scenografie luminose che creano suggestivi scenari notturni per celebrare o ricordare differenti avvenimenti, dalla bandiera Italiana fino al giorno della Memoria, passando per la festa del papà o della mamma. Tutto l’impianto è dimmerabile e programmabile attraverso un'intuitiva interfaccia digitale.
Con la medesima tecnologia sono state predisposte barre RGMW programmabili anche all’interno, integrate nella copertura vetrata così come sul cornicione interno, questi corpi illuminati possono essere programmati per mimare ciò che accade all’esterno oppure per lavorare in maniera indipendente.
Lo Studio Marco Piva, che ha vinto la gara per l’architettura, si è occupato della Direzione Artistica delle porzioni soggette a vincolo monumentale (gestione dei rapporti con la Soprintendenza di Milano, le istituzioni e gli altri partner coinvolti nel progetto per tutti gli spazi vincolati), delle pratiche edilizie e permissuali, del distributivo dell’architettura degli interni e delle terrazze, e della realizzazione della corte interna.
PROGETTO
SMP-Studio Marco Piva
PROJECT MANAGER E DIREZIONE LAVORI
Artelia
RESTAURO CONSERVATIVO
Gasparoli
GENERAL CONTRACTOR
Percassi
FOTOGRAFIE: Andrea Martiradonna