Questa particolare condizione ha suggerito un'edificazione a pianta ottagonale con singoli "petali" che racchiudono uno spazio centrale. Sul fronte est la corona circolare lascia spazio a un'ampia terrazza che segue l'andamento del crinale della montagna.
La configurazione dei petali disegna un insieme di torri di cinque piani che si innalzano con un leggero aggetto verso l'esterno per poi richiudersi ai piani alti (da qui il nome di "fiore di pietra").
Ai due piani inferiori ci sono gli spazi di servizio, al terzo piano una sala convegni mentre i due piani superiori ospitano rispettivamente un self-service e un ristorante.
La struttura portante è in calcestruzzo armato rivestito da una muratura di pietra grigia con strisce alternate lisce o a spacco.
Le torri sono articolate fra di loro con degli snodi vetrati e presentano grandi vetrate che permettono un rapporto visivo a 360° sulla pianura di Milano verso sud e sul lago di Lugano e le Alpi che si estendono a nord.
Il risultato è un edificio potente e geometrico che dialoga, per contrasto, con l'andamento organico del paesaggio circostante.
Crediti fotografici: Enrico Cano