A caratterizzare il complesso è sicuramente il suo prospetto che si staglia contro il paesaggio industriale del distretto portuale di Binhai: quattro enormi coni fuoriescono dal grande volume rettangolare conferendo un ordine gigante al complesso. A unificare il tutto una pelle bronzea in pannelli di alluminio perforato che avvolge le figure geometriche smaterializzandone in parte le imponenti dimensioni.
Il fulcro del complesso è la grande hall di ingresso, situata nel cono più grande, uno spazio paragonabile quasi due volte a quello del museo Guggenheim di New York. Qui, illuminata dall’alto da un lucernario circolare, una rampa a spirale sale fino al livello più alto dell’edificio, collegando gli ambienti principali del museo e conducendo i visitatori in un’esperienza spaziale insolita che reinterpreta in chiave moderna le antiche tipologie industriali un tempo presenti sul sito.
Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, la configurazione dei coni non solo assicura che gli spazi espositivi ricevano luce naturale uniforme ma permette anche di ridurre i carichi energetici necessari per l’illuminazione artificiale. A questo si aggiunge la loro particolare forma affusolata che permette la concentrazione di aria calda che può poi essere convogliata fuori dall’edificio in estate o di nuovo nelle gallerie in inverno.
Inoltre, l’ampio atrio centrale funge da camino solare, aspirando aria calda e sostituendola dal basso con aria fredda in un flusso di ricambio costante, mentre la riduzione al minimo delle superfici vetrate, in combinazione con la particolare pannellatura della facciata, contribuisce a ridurre l’aumento di calore negli ambienti interni.
Crediti fotografici: Kris Provoost