L’idea di realizzare per l’edilizia residenziale pubblica di Venezia nuove opere firmate dai più grandi nomi dell’architettura contemporanea risale al 1983 quando lo Iacp di allora, d’intesa con il Comune, decise di abbattere un consistente numero di vecchi edifici abitati e di dar vita a un nuovo complesso edilizio. Il volume progettato da Siza presenta linee semplici e ricorrenze marmoree, come di marmorino è l’intonaco. Ampie logge all’ultimo piano, ricavate all’interno del volume, si affacciano sulla futura “piazza” del rinnovato Campo di Marte. L’edificio si sviluppa su tre piani più il piano terra, ciascuno con ascensore. I 32 appartamenti presentano diverse metrature: sette con una sola camera da letto, ventidue con due camere da letto, ed i restanti tre con tre camere da letto. Tutti sono dotati di serramenti di legno, pavimenti di legno nelle camere, finiture di qualità, riscaldamento autonomo, e sono raggiungibili da persone diversamente abili. Tre, al piano terreno, sono appositamente progettati per le esigenze delle persone portatrici di handicap.
Crediti fotografici: Alberto Lagomaggiore