Lo sviluppo del tema residenziale rifiuta il modello della lottizzazione tradizionale, facendo della densità il suo punto di forza attraverso la definizione di una tipologia ibrida capace di coniugare differenti funzioni tra loro: casa-studio, casa-ufficio, casa-capannone industriale prefabbricato. La complessità del volume articolato, ottenuto dalla aggregazione di elementi diversi ed omogenei, sottende sequenze di ambienti diversi, caratterizzati attraverso luce e superfici, secondo diversi gradi di intimità.
L’intervento definisce una tipologia alternativa di abitazione che riesce ad unire, allo stesso tempo, varie funzioni: casa-studio, casa-ufficio, casa-capannone industriale prefabbricato. Questa coesione tra utilizzi differenziati genera quella stessa complessità che caratterizza la città. Funzionalmente le unità sono tra loro simili: zona giorno al piano terra zona notte al primo piano. La prima è generalmente caratterizzata dalla presenza di un doppio volume a dallo stretto contatto con il verde. Ciascuna proprietà, tuttavia, ha caratteristiche particolari. Quella più a nord integra abitazione e spazio lavorativo, in una rilettura contemporanea del binomio casa-bottega: l’ampio volume della rimessa, si pone in continuità con l’abitazione e la superficie che questo sottrae al piano terra viene restituita come giardino pensile in copertura. Il possibile limite diviene quindi un valore aggiunto.
Questo progetto ha ricevuto il riconoscimento dal concorso per opere realizzate "se-r" (sostenibilità Emilia Romagna).
Crediti fotografici: Alessandro Bucci Architetti