Il progetto si configura come un edificio di cinque piani, composto da 12 unità immobiliari servite da un’autorimessa interrata sviluppato secondo un impianto planimetrico ad L con alloggi di differente dimensione. Le unità sono destinabili sia a residenze che ad uffici o studi professionali.
Il fabbricato si connota per una serie di volumi a sbalzo: al primo piano l’edificio si protende verso la strada con un aggetto che ricerca simbolicamente un nuovo affaccio sulla città, mentre nella parte interna i corpi aggettanti contenenti gli spazi di servizio delle residenze (cucina, bagni) si interrompono per consentire l’accesso agli alloggi attraverso le terrazze pertinenziali.
La costruzione riprende alcuni canoni estetici e tecnici dell’architettura moderna: la struttura e il telaio in cemento armato in opera, il piano pilotis, il tetto piano, le ampie finestrature a sud, la facciata intonacata, le terrazze abitabili, l’uso di cromatismi negli aggetti-blob ricordano la tradizione Moderna che ha modellato fortemente Ivrea nella seconda parte del ‘900.
Crediti fotografici: FFWD Architettura