Questi i propositi degli investitori coinvolti, che, a pochi anni di distanza, hanno visto compiersi le programmate previsioni: uno dei maggiori complessi, denominato “Ronda”, è stato infatti recentemente rinnovato e tramutato in un edificio ispirato ai maggiori temi della sostenibilità.
Un’operazione di fulmineo recladding ne ha riconvertito l’involucro, che ora appare come una sequenza cadenzata di elementi verticali di colore giallo, arancione e rosso, la cui progressione cromatica restituisce un’immagine giocosa ed ecologica. Questi setti esili fungono da schermature solari per gli ambienti interni del fabbricato, impedendo l’eccessivo abbagliamento ma assecondando comunque la possibilità di luce naturale nei locali di lavoro.
Le soluzioni in materia di impatto ambientale non si riducono tuttavia alla presenza dei brise-soleil e coinvolgono anche il tetto, coperto mediante una superficie erbosa che funge da strato isolante e inibisce l’infiltrazione delle acque piovane. Pellicole fotovoltaiche sono integrate alla pelle vetrata e concorrono all’effetto di schermatura solare per lo spazio interno, che è stato completamente rinnovato.
Crediti fotografici: Daniel Schafer