Dominique Perrault ha accostato blocchi prismatici, collocandoli uno sull’altro, e affiancandoli secondo una logica di contrapposizione cromatica: le residenze a basso costo “La Libertè”, si compongono di due torri che mantengono un rapporto fortemente dialettico nella caratterizzazione antitetica dell’involucro edilizio, nella relazione con il dato infrastrutturale adiacente.
80 metri la più alta, 40 metri il volume più basso: il rapporto di 2:1 è formalizzato dal progettista francese, che scinde la dimensione maggiore a metà, assecondando il modulo dei 40 m.
Scelta come entità costitutiva del complesso edilizio, la misura base fissa il carattere dinamico dei fabbricati e li tramuta in elementi di orientamento all’interno di un’area urbana diffusa, storicamente danneggiata dalla prossimità della principale arteria autostradale di Groningen.
L’articolazione dei parallelepipedi contenenti le 120 unità abitative, la loro elevazione rispetto al tracciato stradale limitrofo, l’inserimento di un lieve sfalsamento di piani nella mezzeria della torre svettante, l’introduzione di pannelli in acciaio perpendicolari alla superficie della pelle intonacata che indirizzano la visuale dall’interno degli appartamenti, sono le strategie messe in atto per concretizzare una positiva azione riqualificante del margine delle carreggiate ad alto scorrimento.
I volumi di social housing intercettano il terreno grazie ad un sistema di pilastri e nuclei servizio realizzati in cemento armato: il sistema strutturale è celato da un guscio trasparente per un’altezza di tre piani che definisce il basamento e le due piattaforme vetrate sono collegate tramite una passerella pedonale in quota. Dominique Perrault stabilisce una transizione fluida dal basso verso l’alto, dalle funzioni aziendali iscritte nello zoccolo alle cellule private superiori ( studiate grazie a 15 tipologie differenti a loro volta declinate secondo 40 varianti diverse), dalla visuale aperta inferiore alla selezione della panoramica delle unità residenziali. “La Libertè” consegna 23.400 mq di superficie costruita con budget ridotto e fa di alcuni spazi collettivi introdotti (terrazza comune, giardino) fulcri di eccellenza per la qualità abitativa del comparto edilizio.
Crediti fotografici: Dominique Perrault Architecture