Il progetto nel 2001 è risultato vincitore del concorso nazionale bandito dalla Conferenza Episcopale Italiana per la progettazione di nuovi complessi parrocchiali. La Giuria ha così motivato la scelta: “come segno deciso e innovativo, che risponde alle ricerche internazionali più avanzate, divenendo il simbolo della rinascita della città dopo il sisma”.
Il complesso parrocchiale è costituito da due elementi principali che si identificano con le funzioni del centro religioso. Il primo elemento, la Chiesa, è un monolite di geometria pura che accoglie la sospensione di un volume all'interno di un altro, ponendo l’attenzione sul senso di verticalità. Le dimensioni del volume maggiore ed esterno, 30 x 22,5 metri per una altezza di 25 metri, coincidono con le dimensioni dell’aula.
Il secondo elemento, un parallelepipedo allungato e basso, ospita la Sagrestia, i locali del Ministero Pastorale e la Casa Canonica.
Un terzo corpo traslucido, la Cappella Feriale, unisce e distingue i due elementi principali.
All'interno del monolite, un taglio perimetrale che lascia intravedere il cielo illumina lo spazio interstiziale tra i due volumi contenuti uno nell'altro.
Elementi strutturali a forma di tronco piramidale collegano il volume esterno a quello sospeso creando delle aperture dalla medesima geometria incise su i lati nord e sud di entrambi i volumi. Queste aperture dal taglio irregolare fanno convogliano fasci di luce all'interno dell'aula. L'interno è concepito per dare una centralità all’Altare, mentre la Fonte Battesimale e l’Ambone sono collocati in posizione asimmetrica rispetto ad esso. L’idea portante è quella di sottolineare il ruolo attivo dell’Assemblea celebrante.
Crediti fotografici: Moreno Maggi