La progettazione ha puntato a un inserimento il più discreto possibile nel contesto naturale. Legno, pietra, rame, vetro, ferro si comporranno in geometrie semplici, proporzioni bilanciate e linee precise per un complesso edilizio più vicino per tipologia a un rifugio modellato dal vento e scolpito nella collina. I materiali più antichi esprimono una modernità al servizio di un cerimoniale antico e uno stile di vita sobrio, che rispetta il luogo.
A eccezione dei piani interrati, realizzati in calcestruzzo armato, tutto il complesso è costruito con materiali e tecniche scelte per garantire la massima permeabilità con il minimo spreco energetico. Così le murature sono in termolaterizio di grosso spessore con parete esterna ventilata, solai in legno, manto di copertura anch’esso ventilato in lastra di zinco-titanio. L’impiantistica è ridotta al minimo necessario per limitare i campi elettromagnetici. L’acqua proviene da un pozzo perforato a pochi metri dal monastero, è accumulata in una cisterna sotterranea e interamente restituita al luogo mediante un impianto di fitodepurazione.
Crediti fotografici: Mauro Davoli, Aurelio Candido, Paolo da Re