L’intervento ricerca un continuum spaziale, riorganizzando il sistema degli spazi esterni ed influenzando la percezione delle parti grazie all’introduzione di un nuovo linguaggio architettonico.
Questo edificio diviene infatti il momento di snodo, poichè tutti gli atleti devono attraversare la palestra per raggiungere i campi di allenamento: privilegiato punto di osservazione dell’intero complesso, acquista un’immagine caratteristica grazie all’utilizzo del legno.
La scelta di una simile tecnologia costruttiva è stata dettata sia dalla limitata disponibilità temporale del cantiere, sia dall’approccio concettuale che considera la palestra come luogo ibrido tra interno ed esterno.
L’involucro del fabbricato muta poi a seconda dell’orientamento: a sud la pelle definisce un corpo edilizio concluso; a nord invece un sistema di quinte costituito da listelli fonde la palestra nel paesaggio.
Crediti fotografici: De8 architetti